di Paolo Maninchedda
Lo so perfettamente che è uno sforzo titanico tentare di sollecitare una coscienza nazionale sarda nella Coldiretti, che per sua natura è un’articolazione regionale del più forte sindacato italiano organizzato, sopravvissuto al terremoto politico della Repubblica che dura ormai da vent’anni; lo so ma ci provo lo stesso.
Ricordate, poco più di un mese fa, i grandi ringraziamenti rivolti al santissimo, bravissimo e amicissimo degli amicissimi ministro Martina, lo stesso che era venuto prima a perorare la causa del referendum istituzionale dell’allora Primo Ministro Renzi (19 novembre 2016), dicendo che avrebbe impegnato una parte rilevante dei 14 milioni allora disponibili per il bando indigenti a favore del Pecorino Romano, e poi era ritornato a gennaio (post res perditas) a dichiarare che per il pecorino ci sarebbero stati 4,5 milioni di euro?
Io lo ricordo benissimo. Questo è l’articolo dedicato.
In quella occasione, il deputato Siro Marrocu le cantò bene al ministro. Disse testualmente: «Non consentiremo, in un momento di grave difficoltà del Pecorino romano, che siano modificati i requisiti del bando da parte di Agea sui formaggi a pasta dura ovvero quello del prezzo. Se nel 2015 e nel 2016, anni in cui il Grana aveva visto le quotazioni sotto i 7 euro, era stata riservata la gran parte dell’impegno finanziario a questo prodotto in sofferenza, oggi che è in crisi il Romano allo stesso modo ipotizziamo che la cifra di ritiro non debba essere inferiore a 10 milioni sui 14 previsti dal bando. Non acconsentiremo in alcun modo che ci sia una ripartizione diversa o che non tenga conto del prezzo di mercato, cioè 4 milioni per il Pecorino, 5 per il Grana e altri 5 per il Parmigiano».
Il 3 febbraio tutti i parlamentari del Pd scrissero a Martina una lettera chiedendo che le risorse a disposizione del Pecorino Romano fossero non meno di 10 milioni.
Ebbene, gli italiani sono stati coerenti con il loro Dna peggiore (ci sono anche segmenti buoni, anzi buonissimi): hanno pubblicato il bando per gli indigenti.
Quanto hanno riservato al Pecorino Romano?
Esattamente il 55% di 6.520.000, pari a 3.586.000, giusto giusto 1 milione in meno della somma ipotizzata e promessa a suo tempo dal santissimo e venerato taumaturgo caseario Martina.
Non solo: siamo lontani mille miglia dai 10 milioni richiesti con ragione dal Pd.
Qual è la morale?
La morale è: mai più chiedere, sempre di più fare.
Ieri è stata distribuita in sala stampa a tutte le testate giornalistiche e alle agenzie presenti, la delibera sulla manutenzione straordinaria delle strade sarde DELIBERAZIONE N. 12 22 DEL 7.03.2017.pdf e le relative tabelle.
nulla di nuovo sul modus vassallatico romano.
“parene ghettande a mandicare a sos porcos”, letteralmente, soggetti alla potestas del Padrone. Promesse fondate non sul riconoscimento della dignità statale di una Regione dello Stato italiano, pari almeno alle altre, così in tema economico come in quello dei diritti fondamentali.
Abbiamo la memoria corta, ahimè, facciamocene una ragione. Credo infatti che presto assisteremo a qualcosa di simile da parte degli arieti dei candidati alla segreteria nazionale PD in vista degli imminenti lavori congressuali.
P.S. Le relazioni personali con il Presidente, certamente encomiabili per lealtà e buoni sentimenti, spero non siano lette dal lettore come accessione partitica nei futuri programmi per la Nazione Sarda.