Come rappresentante del governo di Sua Maestà in visita in Sardegna, l’ambasciatore britannico Christopher Prentice non poteva non sottolineare che “insieme è meglio”.
Il riferimento è il referendum con il quale il 18 settembre gli scozzesi decideranno se staccarsi dall’United Kingdom per diventare indipendenti.
“Sono sicuro che sarebbe molto meglio per tutti i cittadini del Regno Unito stare insieme, questa e’ la convinzione del mio governo e anche la mia personale”.
Beh, Prentice è londinese.
In perfetto British style ha aggiunto: “Rispettiamo il diritto degli scozzesi di prendere le loro decisioni, ma speriamo bene che i fatti e le esperienze del passato li conducano alla decisione di rimanere dentro il Regno Unito. La logica è così”.
E in una Sardegna dove si fa sempre più sentire la volontà di decidere senza le imposizioni di uno Stato italiano lontano, la logica è la stessa. Garbata e, ovviamente, diplomatica.
“Per quanto riguarda gli altri paesi europei – ha spiegato Prentice – rispetto le diverse Costituzioni che offrono ai cittadini la possibilità di scegliere, ma sono convinto che la cooperazione a livello europeo sia molto importante. La frammentazione dell’Europa in molti paesi piccoli non servirebbe”.
Together is better?
Un indipendentista scozzese potrebbe rispondergli: Are you sure?
E si metterebbe di spalle alzandosi il kilt.
Poco British ma molto efficace.
Very cool. (MM)
Is it really better togheter?
E allora, se davvero è meglio, mi possono spiegare gli inglesi perché si tengono ben stretta la loro sterlina e non vengono invece, all togheter with us, nel meraviglioso mondo euro?
A me sembra che sia meglio togheter solo per ciò che fa comodo.
Per esempio, agli inglesi del United Kingdom fa comodo il petrolio della Scozia.
Agli italiani del Parlamento fanno comodo i fondi per l’alluvione in Sardegna, dirottati sul decreto salva Roma.
E noi sardi rimaniamo, come al solito, lonely e col cerino in mano!
Not very cool