Dopo The artist, film francese, ecco un altro film muto, questo spagnolo, Blancanieves. Il regista Pablo Berger, prende spunto dalla favola dei fratelli Grimn e l’ambienta nell’Andalusia degli anni 20.
La storia è quella di Carmen, figlia di un famoso torero Antonio Villalta. L’uomo, paraplegico dopo che è stato incornato da un toro, resterà vedovo perché la moglie morirà dopo il parto della figlia. Carmen verrà abbandonata dal padre e vivrà con la nonna, Villalta si sposerà con una crudele infermiera (Mariel Verdù), falsa e ambiziosa. Solo dopo la morte della nonna Carmen andrà a vivere con il padre e la matrigna. Subirà il dispotismo e la cattiveria della donna che applica lo stesso trattamento al marito. Non può durare, infatti dopo la morte del padre, la ragazza scapperà e incontrerà un gruppo di sette nani mini toreri e lei stessa inizierà a toreare.
Film girato in bianco e nero, con l’utilizzo dei primi piani molto belli che mettono in risalto l’espressività dei visi, è una favola poetica e grottesca con momenti esilaranti. Assolutamente da vedere.
Regia , con Maribel Verdù, Macarena Garcia, Daniel Gimenez Cacho, Emilio Garcia, Angelan Molina.