Il Presidente Cappellacci non ha mai contato nulla nei palazzi romani. Questo è il suo insuccesso più grande. La Sardegna non è esistita per cinque anni a nessun tavolo. L’ultima conferma è arrivata in questi giorni.
Noi Sardi abbiamo perso l’Alcoa per il caro-energia.
Noi Sardi abbiamo difeso Ottana contro E.ON, favorita dal Governo italiano e da Cappellacci e Liori.
Chi guidava il Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico? Uno che noi conosciamo bene, un nemico storico della Sardegna, uno con cui io ho combattuto a mani nude, da solo: Leonardo Senni. Leggete qui cosa scrivevo tempo fa.
Bene: questo grande papavero dello Stato italiano dal 1 gennaio 2014 è amministratore della Ariston Thermo, la società di produzione di caldaie e pompe di calore ad alta efficienza energetica.
Fino al 31 dicembre 2013 Senni guidava il Dipartimento che ha predisposto la normativa, poi approvata dal Parlamento, sugli sgravi fiscali, dal 50% al 60%, per l’efficienza energetica. Così si fa in Italia: prima produco un vantaggio e poi mi trasferisco nella azienda avvantaggiata.
L’industria in Sardegna è morta sotto i colpi delle lobby, non sotto i colpi del mercato. E la Regione non ha saputro reagire perché ha una mentalità lobbistica, uguale a quella dei suoi avversari, che, infatti, non ha riconosciuto. (pm)
Comment on “Sardi fottuti dalle lobby. Dov’è la Giunta regionale? A pranzo con le lobby”
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Veniamo a scoprire (grazie a Brunetta) che un dirigente ministeriale di prima fascia del MSE come quello citato si becca euro 260.862,57 lordi all’anno, quasi quanto Napolitano.
Lottiamo contro il potere burocratico cercando di togliergli un po’ di immeritati quattrini.