Ieri, una persona che stimo e cui voglio molto bene, mi ha invitato a abbandonare il tema della decadenza della presidente Todde (anche perché, e ha ragione, ho preso una cantonata sui tutù, rimediata con correzione, ma presa).
Mentre mi curavo, come ogni sera, col silenzio di una lunga camminata vicino al mare, ho pensato che fosse un buon consiglio, perché non ci si deve accanire con chi è in difficoltà.
Stamattina ero intenzionato a dar conto della differenza di posizioni tra Mario Capanna, che oggi sul Fatto parla della grandezza del Sessantotto, e il prof. Raimondo Cubeddu che sul Sessantotto, e non solo, ha scritto un saggio tanto breve quanto densissimo di critiche.
Poi ho letto i giornali di oggi e mi hanno veramente fatto trasalire, per il riemergere di quella cappa opprimente di disinformazione e di manipolazione che ha protetto e incentivato la vittoria Cinquestelle in Sardegna sin dai primi vagiti della campagna elettorale.
Todde, i suoi consulenti, i media che la fiancheggiano bendandosi gli occhi e foderandosi le orecchie, autorevoli accademici di sinistra che, come al solito, piegano il diritto agli interessi di parte, insomma tutto il caravanserraglio della propaganda si è messo in moto potentemente a negare due cose cui personalmente ho giurato a me stesso di non rinunciare: la verità e lo stato di diritto. Se il variegato partito della Todde ha scelto di opprimerci a balle e manipolazioni, allora tutti, dico tutti, abbiamo diritto di difenderci con le nostre opinioni, ma anche con le azioni legali.
Il Consiglio regionale vuol fare il furbo, prendere tempo, chiedere pareri ecc. ecc?
Benissimo.
Io da domani darò incarico a un legale di studiare le azioni per mettere il Consiglio in mora, per esplicitare le sue responsabilità, per individuare i profili di danno ecc. ecc. E se i miei soldi non dovessero bastare, proverò a mettere in campo una sottoscrizione.
Questa storia del Consiglio Regionale alla Comandini, sprezzantemente indifferente alle evidenze politiche e, in questo caso, a quanto sembra, arguto e bradipante rispetto ai suoi doveri, deve finire.
Sono state raccolte 200.000 firme contro l’eolico?
L’Unione Sarda, l’unico giornale che ancora mantiene un minimo di profilo istituzionale, se la sta facendo in mano dinanzi alla più grave crisi istituzionale dell’Autonomia, forse perché essa è originata non dalle manifestazioni di piazza della Pratobello, ma dalla forza della legge, cioè senza eroi e senza eredi? Bene, allora dobbiamo far da soli.
Proveremo a raccoglierne altre per cacciare un’Assemblea che in neanche un anno ha già distribuito ai propri favoriti 22 milioni di euro (come si chiama questo se non peculato? Cioè, alcuni miei ex colleghi sono stati condannati per aver offerto una pizza durante un convegno, pagandola con i fondi dei gruppi, e chi ha dato migliaia e migliaia di euro ai propri conoscenti, invece, ha operato per il meglio?), che non riesce a far funzionare gli ospedali, che ha tollerato senza battere ciglio la nomina di persone non qualificate in ruoli di alta responsabilità, che ha sbagliato due leggi per la tutela del territorio e non ha saputo mettere su uno straccio di legge sull’energia, che chiude le scuole con criteri da aritmetica del biennio delle elementari. Non c’è onore, non c’è nobiltà in questa Assemblea, solo arroganza e strafottenza. E allora, à la guerre comme à la guerre!
E siccome siamo in guerra, noi da soli, la Todde protetta da capitali e potere, cominciamo a esplicitare che la Todde ha fornito tre versioni per la stessa circostanza, cioè le entrate e le uscite della sua campagna elettorale. Questo è nulla? Questo è un brufolino? A me pare molto di più.
Prima versione. Data: 17 giugno 2024: La Todde presenta al Collegio di Garanzia Elettorale i moduli di rendicontazione previsti dalla legge, li firma, attesta di aver “sostenuto spese, come da rendiconto allegato, per complessivi 90.629, 98 euro e di aver ricevuto contributi e/o servizi, come da dichiarazione allegata, per euro 90.670,01”. Allega come proprio un rendiconto di spese elettorali del Comitato Elettorale del M5S. Lo stesso rendiconto viene presentato alla Corte dei Conti non come documento della campagna elettorale della presidente, ma del Movimento.
Seconda versione. Data: 3 e 4 dicembre 2024: La Todde, dopo le contestazioni del Collegio di Garanzia, dichiara “sul suo onore di non avere sostenuto spese, assunto obbligazioni né ricevuto contributi e/o servizi, nonché di essersi avvalsa esclusivamente di materiali e mezzi propagandistici predispoati e messi a disposizione del partito o della formazione politica della cui lista ha fatto parte”. Il Collegio le contesta, tra le tante altre cose, il pagamento diretto da parte sua di due fatture, e l’esistenza di altre fatture riferite alla sua specifica campagna elettorale, ma intestate al Comitato, sed transeat.
Terza versione: Data: 10 marzo 2024: La Todde, dopo la vittoria, va da Formigli e dichiara di essere benestante e di essersi pagata “gran parte di questa campagna elettorale”.
E dunque tutto questo per l’avv. Ballero è un brufolino? Perché questo è un brufolino per la Todde, mentre altre persone non amate da questa Sinistra settaria, vendicativa, arrogante e presuntuosa, sono finite in galera solo per il sospetto di un reato? Cos’è questa storia che per questa sequenza di affermazioni contraddittorie, di atti non esibiti né esibibili, di violazioni conclamate di legge non si può pensare che decada il Consiglio regionale?
Il Consiglio regionale non decade per effetto della legge 515/1993 che sanziona chi viola le sue norme con la decadenza; il Consiglio decade per le follie della legge elettorale sarda, quella che lega il premio di maggioranza e l’intero Consiglio al presidente eletto. Cos’è, la legge va bene quando il Presidente vince e va male quando il Presidente combina guai?
Il Consiglio regionale che cos’ha da accertare? Un bel fico secco. I consiglieri regionali stanno giocando col fuoco e, in ogni caso, qualunque sia la sede dove il caso verrà analizzato, la situazione è cristallizzata, si va per tabulas, e sia le dichiarazioni contraddittorie che le carte mancanti non sono sanabili. Che cosa si vuol fare, chiedere clemenza? Si abbia dignità, almeno una volta.
Quando il Consiglio regionale venne sciolto dopo le dimissioni di Renato Soru non ricordo considerazioni del tipo di quelle prodotte in articoli che si riferiscono all’ estraneita’ dell’attuale Consiglio regionale, privo di responsabilita’ dirette. Allora andarono tutti a casa in forza della legge. Non fu necessario l’intervento del Presidente della Repubblica. Quando per le dimissioni di un sindaco si scioglie un consiglio comunale nessuno si chiede quale responsabilita’ abbiano i consiglieri che vengono automaticamente “dimissionati”. È semplicemente una legge dello Stato, dura, dura quanto si vuole, che lo comanda. Dal momento in cui siamo voluti passare al ” presidenzialismo” ci siamo obbligati a queste conseguenze nefaste. E ora piangiamo lacrime di coccodrillo?
maninchedda@gmail.com
Egregio Paolo, ben volentieri posso fornirti tutte le sentenze della Corte dei conti, attendo in privato un tuo recapito email. Permettimi di dirti, per quanto ancora ribadisci, che stai confondendo vicende processuali penali con quelle erariali. Che evidentemente non conosci. E lo si capisce facilmente da cosa scrivi. Sul fronte erariale l’unica caso che potrebbe seguire la tua tesi, di indignazione, è quello della Barracciu, come del resto spiegato e documentato in una delle nostre inchieste. Il resto è strazio, certificato e dimostrato, di risorse pubbliche per oltre 4milioni di euro. Pizze stellari?
Egregia Rossana, astio giustizialista? Io sono per lo Stato di diritto, questo sconosciuto alla Giustizia italiana.
Egregio Massimo, sono molto interessato non solo alle 79 sentenze, ma al confronto delle istruttorie e continuo a ripetere, a scorno della tua indignazione, che sì, vi è chi è stato condannato per aver offerto le pizze dopo un convegno. Se disponi non solo delle sentenze, ma delle istruttorie, sono interessatissimo alla documentazione. La vicenda dei fondi dei gruppi è stata un episodio buio della Giustizia italiana e sarda per la disparità di trattatamento riservata a persone che avevano e hanno compiuto le stesse azioni, per aver riconosciuto ad alcuni e solo ad alcuni la buona fede e l’assenza di dolo, per aver agito con tempi per alcuni utilissimi per la prescrizione e per altri rapidissimi per la condanna.
A prima vista, tralasciando al momento la vicenda particolare, mi chiedo e le chiedo se ritenga credibile e congrua la spesa dichiarata di 90 Mila euro per la campagna elettorale considerando le varie versioni date e la provenienza della somma utilizzata
Che cattiveria e voglia di rivalsa! Pieno di “brave persone” vedo. Rimproverano all’attuale Presidente di non aver risollevato ka sanità, di non aver promulgata una legge sull’efficienza e alla passata Fiunta Regionale non hanno niente da dire? Ma complimenti, vero spirito equanime.
Pronto a versare un contributo sia per questa battaglia sia per la denuncia alla corte dei conti per le regalie di fine anno con la nostra Irpef…
Caro Paolo credo sia ovvio dirti che sono d’ accordo….chiedo a tutti di girare le tue osservazioni sui social così da dare a tutti gli strumenti per capire e non permettere a chi ha altri interessi di parlare solo lui/lei altro che brufoli o trullalleru….
Cio che mi infastidisce enormemente in questo momento è il tentativo di fare passare il messaggio che il diritto possa soggiacere alla legittimazione popolare . Qualcuno dovrebbe spiegare alla Presidente e ai suoi adepti che anche Mussolini è stato eletto con voto popolare e ha avuto la fiducia della camera e del senato ma non per questo ha lasciato negli italiani un buon ricordo. Per cortesia si recuperi il senso della dignità delle istituzioni e di quella personale.
Nel merito della sottoscrizione sono a disposizione
Posso convenire sulla “cappa opprimente di disinformazione e manipolazione”. Però ad una condizione: se non si vuole rinunciare alla piena verità, bisogna sforzarsi di non apparire contradittori. Comprendo il diritto alla difesa delle proprie opinioni, meno se vengono sviluppate con argomentazioni o versioni edulcorate dei fatti. Spiego a cosa mi riferisco. Il richiamo alla vicenda che coinvolse alcuni tuoi ex colleghi, “condannati per aver offerto una pizza durante un convegno, pagandola con i fondi dei gruppi”, è deludente. Mi spinge a riaffermare ben altre verità, ma anche – permettimi – il faticoso lavoro di informazione per portarle a conoscenza dell’opinione pubblica, in splendida solitudine. Con una inchiesta in tre puntate (https://pdfupload.io/docs/761abf85).
Restando alla vicenda, come forse saprai, volendo valutare l’allegro e illecito utilizzo di risorse pubbliche, ci sono state condanne non solo in sede penale. Non sono avvezzo a chiosare su condanne penali di cui non ho disponibilità piena di tutte le carte, posso però rassicurarti sul contenuto di quelle finite alla Procura della Corte dei conti. Con relativi processi e condanne. Carte che ho avuto modo di leggere, comprendere, valutare e raccontare, fino all’ultima riga. Senza fare sconti ad alcuno. Siamo ben oltre alla “pizza offerta in campagna elettorale”. Posso fornire tutta la documentazione, se ritieni. 79 sentenze di primo grado, per migliaia di pagine, che hanno sancito la colpevolezza della quasi totalità dei consiglieri regionali, l’appropriazione illecita di somme destinate alle attività dei gruppi politici per un utilizzo personale. Per un danno di oltre 4milioni e 300mila euro pagato dai contribuenti, per intervenuta prescrizione. E tralascio di tediarti, perché abbondantemente spiegato nelle inchieste, sulle ragioni tecniche che hanno portato alle prescrizioni in sede d’appello: nell’ultimo anno (2024) se sono aggiunte 10. Le camarille in sede consiliare mi hanno sempre fatto pena, né mi può confortare il fatto che nel frattempo siamo intervenute 17 condanne per danno di immagine, ancora in piedi, per un totale di oltre 900mila euro. Pizze? Stai scherzando, vero? Risparmiami di elencare, per filo, per segno e per nomi, come furono distratte e impiegate quelle risorse pubbliche.
Oltre al fatto gravissimo delle violazioni della legge elettorale commesse da chi è stata eletta alla Presidenza della Regione, io sottolineo un altro fatto altrettanto gravissimo: la Commissione Elettorale di Garanzia ha impiegato quasi un anno per verificare le nefandezze della Todde e dei suoi accoliti consentendogli di ricoprire la carica di Presidente in modo illegale.Chi paga i danni?
Una presidente e di conseguenza un consiglio decaduto ,non possono fare una nuova legge elettorale.Quindi si andrà a votare con questo schifo.
Ma come é possibile che la legge non preveda che possa succedere che un presidente può essere deleggittimato per motivi come quello di ieri .
Anche la legge 515 va cambiata..e pure in fretta….e adeguata al sistema elettorale,per non creare scompensi non agli onorevoli, ma ai sardi!!!
Buona sera, disponibile per partecipare alla sottoscrizione.
Paolo carissimo, nel caso in cui decidessi GoFundMe. Una delle piattaforme per la raccolta di fondi.
La estenderei anche per impugnare tutti i procedimenti che inopinatamente alcuni dirigenti stanno adottando per distribuire fondi agli amici.
concordo totalmente con Francesco
Ci sono anche io, sottoscrivo. È arrivato il momento della ribellione
Ho votato Alessandra Todde ma spero che decada per andare a nuove elezioni. Il pasticcio è troppo grande e, diversamente, ne uscirà delegittimata. Spero che i Sardi, per reazione, votino i MauroPili che tifano per i tubi del gas o i Pratobello2024 che, seppure in buona fede, fanno sfregare le mani a chi vuole il ritorno al nucleare (è pulito, abbassa i costi energetici e non si vede da lontano come le orrende pale eoliche). Sono un affezionato lettore del blog ma dissento (educatamente) dall’astio giustizialista che si è impadronito del Professore. Mi sembra un caso di “Sindrome di Stoccolma”.
Si dice che avrebbe “sostenuto spese, come da rendiconto allegato, per complessivi 90.629, 98 euro e di aver ricevuto contributi e/o servizi, come da dichiarazione allegata, per euro 90.670,01” ….,; calcolatrice alla mano ci sarebbe un piccolo avanzo di cassa.
poi sembrerebbe che siano saltate fuori altre spese non rendicontate,…. Brufoli?, cisti? melanomi?
Si vogliono far passare tutto come un brufolino.
Ma così non è.
La Regina 5 stelle altro non è che un infiltrata PD in quel che fu il partito di Grillo trasformato da Conte in una sorta di Leopolda 2.0.
La Regina si è affidata ai sui cortigiani contiani evidentemente molto incompetenti e superficiali che ora l’hanno messa nei guai
Ben gli sta a lei e ai caccicchi del PD che per recuperare la poltrona persa erano disposti a tutto portando all’altare la nominata di Conte che già si era distinta nel governo Draghi per non avere nessun rispetto della Sardegna.
Assolutamente d’accordo con Lei Professore! Ci sono in giro troppe persone che con fare arrogante enunciano il loro credo “pro domo di todde”. Non hanno capito che quel decreto (viste le lacune incolmabili) non è impugnabile e che il consiglio regionale non deve votare una beata cippa. Il consiglio regionale, come richiesto, è obbligato (obbligato!) ad indicare una data e in quella data deve (deve!) prendere atto e mettere agli atti la “Delibera di Decadenza” ovvero proclamare la decadenza punto!
Gentilissimo,
sono pronto a sottoscrivere una sottoscrizione di fondi per avviare l’azione legale a tutela di chi non intende farsi governare da questi fuorilegge.
Sono pronto alla sottoscrizione !
Disponibile in solido alla sottoscrizione.
“Qui non facit quod debet, non recipit quod oportet” (Chi non fa ciò che deve, non riceve ciò che dovrebbe)
La todde deve andare via con tutto il consiglio
Una mia amica è diventata parlamentare europeo con 5 stelle e sino al giorno prima non aveva mai fatto nulla in vita sua 😂, le stavo cercando un posto di lavoro ma ha svoltato così. Ora ha la sua pensione e non ha mai lavorato. Circa la decadenza della Todde, quando si muove la Giustizia, ha già fatto tutti i suoi passi, quindi, non solo non ci sono margini per ricorsi, ma se non eseguono gli ordini, le conseguenze sono molto peggiori, perché se l’hanno fatta decadere, ci sono cose molto più gravi
Egr. Prof.
oggi dissento dal corretto non infierire suggeritoLe da un amico. Almeno finché altri non la smettano di definire brufolini quelli che anche nella narrazione manzoniana, si erano poi rivelati essere i bubboni originari della peste meneghina,bisogna cintinuare la battaglia. Quale sarebbe l’ unico merito del personaggio per soprassedere? Solo la pietà può indurci ad un simile atteggiamento! Ma si merita comprensione chi con arroganza disprezza le istanze dei suoi conterranei , li sbeffeggia con inutili leggi anti invasione di strutture devastatrici della preziosa immagine paesaggistica del territorio e del mare? Non ci si accanisce solo contro un reo confessò di non gravi delitti. Ma quanto accaduto può mai essere definito una distrazione compiuta da persona reduce da elezioni europee e nazionali? Siamo di fronte alla sua vera sostanza: donna che fa dell’arroganza il suo modo distintivo di far politica senza ammissioni di nessun tipo di colpa, neppure quando i suoi cavalieri serventi parlano di azoto liquido per risolvere i problemi della pastorizia o di cambio dei vertici per risolvere i problemi della sanità umana, ignorando che per risolverli ci vorranno anni . E via discorrendo sulla crisi dei trasporti, della continuità territoriale, della fuga dei nostri giovani migliori dalla loro isola e della interminabile litania sulle necessità del mondo industriale e agro-zootecnico. Ma nessun programma all’ orizzonte, solo un desolante deserto su cui riversare ogni colpa sul governo regionale precedente come se nei decenni scorsi la sx nel palazzo regionale avesse avuto compiti di N.U. e P.S. ( non confondiamo , parlo di nettezza urbana e pulizia scale). In sintesi trovo giusto continuare a battere sul ferro rovente fino a plasmarlo secondo la volontà della maggioranza dei sardi che ora urlano: fuori dalle palle ( solo con la doppia elle)!!
Io per la sottoscrizione ci sono
Dacci l’IBAN del conto dedicato. Grazie
Se apri una sottoscrizione, conta su di me.
Ancora mi chiedo come è possibile che si siano compiuti tali madornali errori da parte di persone che hanno la pretesa di amministrare le nostre vite. Non nominare e formalizzare la figura del mandatario elettorale è come pretendere di gareggiare con un’autovettura senza il libretto di circolazione.
Dilettanti allo sbaraglio che per cercare una qualche giustificazione alle loro stupidaggini trovano e si rifugiano in puerili abbaiate alla luna.
Sono convinti, pure, di essere intelligenti.
Come soleva dire un famoso scienziato: ” Gli intelligenti possono fare gli imbecilli ma è altrettanto vero che gli imbecilli non possono fare gli intelligenti”……..
Un fatto così grave nella storia dell’Autonomia sarda non era mai accaduto. il provvedimento del Collegio di Garanzia elettorale sulla decadenza della Todde (da consigliere regionale) è immediatamente esecutivo e nessuno ha idee chiare dove tentar di far ricorso e la vicenda si fa tragicomica. C’è chi dice al Tar, poi no al Tar no perché non darebbe la sospensiva e forse che la sospensiva la darebbe il tribunale monocratico? Oppure la Cassazione ammesso che sia atto ivi ricorribile per violazione di legge?
Insomma un bel pasticcio con un’Isola oggetto di assalti coloniali speculativi (favoriti dalla maggioranza al governo della Regione) e per il resto (sanità, crisi industrie, scuola, trasporti, ecc.) in agonia.
Se Comandini e la Giunta per le elezioni hanno fatto conto di tergiversare per un anno non fanno in tutta evidenza gli interessi della Sardegna e di tutti noi. Se “il tutti a casa” appare atto dovuto ipso jure c’è prima una sola cosa urgente da fare: porre mano alla nuova legge elettorale che dia la possibilità al Popolo sardo di esser rappresentato nell’Assemblea legislativa isolana. Una domanda: riusciranno a rendere giustizia al popolo? Ho molti dubbi.
Prof .l’Avvocato Ballero avrebbe detto le stesse cose a parti invertite
Io spero che Lei Prof. si muova davvero nella direzione di una presa in carico sul versante legale. Io sono con lei.
Era evidente fin dalle prime uscite in campagna elettorale l’ incapacità amministrativa ,l’arroganza caratteriale e la faciloneria con cui guadagnava consenso nella dirigenza PD sardo ,alle prese con dispute intestine per il miraggio di potere e nell’intero 5* , oltre che nel popolo grillino drogato dal reddito di cittadinanza .
Avevamo notato , non i bruscolini,ma i foruncoli purulento e nauseabondo di una recita falsa e comunque dilettantesca ( spergiurante sul decreto Draghi ,) . Oggi si vuole , con altrettanta provocatoria prepotenza , difendere l’,indifendibile ,cercare aggiustamenti artigianali ad una legge precisa che non permette deroghe .Oggi si cerca di coinvolgere consiglio e popolo per occultare ciò che è accaduto e cioè l’inosservanza voluta ,subita o poco conosciuta ( ma esistente ed in pieno vigore ) di una legge dello Stato assunta in toto dalla legislazione regionale .
Se avesse un po’ di dignità ,dovrebbe chiedere scusa per i danni causati e per quelli che immancabilmente potrebbe causare ed abbandonare il campo . Al PD rimarrebbe un monito importantissimo : ” le associazioni per vincere ” fatte in modo superficiale e senza alcun minimo comune denominatore con gli eventuali associati ,portano “sgarro ” !!! Ne tengano conto per l’,immediato futuro quando saremo chiamati a rivotare per un nuovo consiglio regionale ed un nuovo presidente ,magari con meno titoli , ma con sicura esperienza amministrativa pubblica .
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Credo che ancora poco si conosca della storia dei 5 Stelle in Sardegna e non solo. La disorganizzazione interna ha dato spazio libero con il tempo a carrieristi e opportunisti incompetenti. Le persone competenti ed oneste sono scappate via.
Quello che vediamo oggi è il resoconto di quello non costruito negli anni, come minimo incompetenza se non peggio …
Spieghiamo meglio cosa sia o chi sia il mandatario. Un mandatario è come quell’amico un po’ troppo disponibile che tu coinvolgi nei tuoi affari (legali, eh, non fraintendiamo!) perché tu hai altre cose da fare o, diciamocelo, preferisci non sporcarti le mani. Immagina di essere in una pizzeria: tu sei il candidato che ha ordinato una pizza enorme (la tua campagna elettorale), ma non vuoi andare in cucina a vedere come viene fatta, parlare col pizzaiolo o litigare sul costo degli ingredienti. Allora chiami il mandatario, che è tipo il tuo “manager della pizza”.
Ecco cosa fa il mandatario:
Ordina per te: Dice al pizzaiolo cosa vuoi sulla tua pizza (cioè raccoglie i fondi per la campagna e li gestisce).
Tiene i conti: Controlla che il pizzaiolo non metta l’ananas sulla pizza senza permesso (assicurandosi che le spese siano legali e tracciate).
Fa da scudo: Se qualcosa va storto – tipo una discussione su chi ha pagato il conto – è lui che risponde al pizzaiolo (cioè, è il responsabile delle transazioni ufficiali).
Nota importante: Il mandatario non può mangiarsi la pizza da solo. È lì solo per fare in modo che tu ottenga la pizza perfetta, senza intoppi e nel rispetto delle regole (altrimenti la Commissione Elettorale ti guarda storto!).
Quindi, in sintesi, il mandatario è quel tipo che, mentre tu sei impegnato a stringere mani e fare discorsi, si assicura che il conto torni e che nessuno ti accusi di aver messo troppa mozzarella (finanziamenti illeciti) sulla tua pizza politica.
E se non individui il mandatario? Te ne occupi tu, con tutte le conseguenze del caso
Egregio, la Influencer Capo si sta sbracciando in modo scomposto a spiegare all’universo mondo che è nella piena legittimità del suo ruolo. In realtà qualunque, e sottolineo qualunque, atto suo, della sua Giunta e del Consiglio (finanziaria inclusa ahi ahi) sono sub judice dal 3 gennaio u.s. Cazzeggiare, temporeggiare, dilazionare l’inevitabile (dovrebbe dimostrare un abbaglio dell’organo di garanzia) porterebbe a conseguenze inimmaginabili sul piano amministrativo, penale e contabile e lorsignori lo sanno mooolto bene. Per accendere la miccia può bastare l’impugnazione del più banale degli atti adottato da un assessore. Resta solo da approfondire la nomina di un Commissario per portare la Sardegna ad elezioni (prevedo giugno-luglio). Saluti.
La teoria del brufolino è corretta. È sostanzialmente corretta quando ti ritrovi ad avere un brufolino purulento sulla fronte, stai a casa, nel tuo PRIVATO e ciò, nascosto alla vista di tutti, non provoca sgradevoli sensazioni visive agli altri.
Quando però decidi di uscire di casa, in PUBBLICO, alla vista di tutti, anche quel piccolo brufolino purulento può dare fastidio.
Se alle ultime elezioni metà dei sardi non si è recata alle urne per non sostenere in qualche modo “PUBBLICI BRUFOLINI” alle prossime andrà certamente peggio.
Se va sul sito della regione, nella sezione “consulenti”, notera’ che compaiono molti tra i professori di Sassari e gli avvocati cagliaritani di quelli che in queste ore ci hanno illuminato con i loro insindacabili pareri. Casualmente, prendono soldi dalla regione per incarichi di consulenza e per patrocini legali….ma questo fa parte di normali dinamiche anche se e’ importante che si sappia.
Sull’ intraprendere delle strade alternative ha ragione. Una potrebbe essere quella di incardinare un ricorso autonomo (ogni elettore e’ legittimato).
In questo modo si puo’ imbastire un ricorso sulle motivazioni della Commissione ma prescindendo dal voto e dall’ostruzionismo del consiglio.
Che dire? Se non aggiungere che l’inclinazione alla frottola era emersa in tutta la sua rotondità, in occasione del confronto con Renato Soru? Ella negò, con annessa risatina, l’esistenza del decreto Draghi, che esautora le regioni in materia di transizione ecologica. Confidava allora come oggi sulla deficienza del popolo sardo, Ma le balle si sa, ce lo insegna Collodi, hanno gambe corte.
Concordo in tutto.
Ci vorrebbe uno scatto di dignità, arrivati a sto punto dei consiglieri regionali che dovrebbero dimettersi per il disonore della vicenda.
*Onorevoli-onore-disonore*
Tre sostantivi chiave di cui credo non si comprenda bene il significato per chi ricopre ruoli Istituzionali.
Ci ricorderemo come ‘popolo sardo’ (uso un termine in voga nelle dichiarazioni della ex Presidente Todde) di chi da oggi dica: “mi dimetto io al posto della Todde perché mi vergogno di essere rappresentato-a da lei”.
I sardi potrebbero avere l’elenco di chi avrà questo coraggio e responsabilità e premiarli, risostenendoli al prossimo turno elettorale, così come tenere l’elenco dei ‘benefattori’ dei 22 milioni di euro, per lasciarli a casa, stavolta.
By the way, prima si cambi la legge elettorale sarda se veramente si dovesse tornare al voto in Primavera.
Buona Festa dell’Epifania.
Da questa analisi capisco solo che la via d’uscita solo le elezioni anticipate.
La comprendo Professore e sono d’accordo con Lei quando afferma che non è possibile fare esercizio di accanimento . Non è affatto bello; di più, è profondamente anti estetico.
Ma noi, intendo noi che siamo testimoni non di rappresentazioni astratte ma di atti concreti, certi ..autentici rilevati da un organismo legale leggitimato ampiamente a rilevarli NON possiamo tacere.
La Decadenza della Consigliera Todde trascina con sé l’intero consiglio è questo è un fatto inoppugnabile, di DIRITTO ; ieri ho letto la legge 515 in modo approfondito e stentavo a credere che in una struttura di partito fossero assenti le necessarie esperienze atte a gestire l’iter di legge elettorale.
Nessun accanimento Professore ma un assurdo e inquietante stupore per un dilettantismo così evidente e alla luce del sole.