L’articolo di oggi è brevissimo, ma indicativo.
Durante una riunione pubblica, anche alla presenza dei Carabinieri, almeno così mi dicono in diversi, un sindaco della Sardegna candidamente descrive cosa si deve fare per ottenere un finanziamento di 400mila euro per il proprio paese.
Qui l’audio:
Il sindaco non è da biasimare: dice la verità.
Ciò che importa è che ormai i cattivi costumi sono diventati gli unici costumi, le nuove procedure dell’accesso alla Pubblica Amministrazione, e consistono nella prossimità ai consiglieri regionali e alla Giunta piuttosto che nella certezza delle leggi. In un paese normale si verificherebbe un’insurrezione morale, ma qui da noi, chi dice la verità è stupido e anche volgare, a sentire certi avvocati, chi serve devotamente è virtuoso e, adesso, anche beneficiato.
Egregio Giovanni, no, non è sempre stato così, per nulla.
perché scandalizzarsi??? è stato sempre così e tutti lo sapevano!!! anche quelli che oggi si scandalizzano!!!
Sa un pò di questione morale. La battaglia a chi è il più onesto, ci ha portato al paese che siamo; con certi dottori che domandano 6000 euro per operarti alla prostata l’indomani.
O tempora o mores !!!!! Esclamava Cicerone in altri tempi .e nulla pare essere cambiato .. Nulla di più attuale per detenere ,confermare e rafforzare il potere conseguito ; .sono tutti sfacciatamente uguali : anche solo un piccolo obolo ad una squadra dilettantistica può favorire la riconferma nel proprio posto ,quando si tratterà
di ripeterr ill consenso ,
È voto di scambio ? Certamente si !!! lo è ed è praticato da tutti coloro che intendono difendere la propria posizione sia di maggioranza che di opposizione .
Ho paura che ci toccherà tenerceli per almeno altri 4 anni !!!!
Egregio Marco, ma parla Lei che non ha neanche il coraggio di firmarsi per esteso? Sì, lo chiamo giornalismo, perché non è importante chi sia il sindaco, ma cos’è il costume politico diffuso in Sardegna. Se poi Lei ritiene non sia autentico, è liberissimo di crederlo, che male le fa? Infine, non io, ma lei sembra un ispettore di Polizia, Lei non si accontenta del contenuto, ma vuole sapere soggetto, luogo e data del delitto. Spesso le case non hanno gli specchi ed è un problema.
Per CuoriQuadri è stato e sarà sempre così
Prof. Maninchedda, ma lei questo lo chiama giornalismo? Un audio anonimo di un non precisato sindaco di un comune (quale?) della Sardegna! Io, personalmente, credo che sia autentico e che Lei (o chi per Lei) abbia tutti i dettagli. Ma questo mi amareggia ancora di più. Sembra che Lei si stia trasformando in quegli inquirenti che vanno in giro a raccogliere “prove” per confermare un qualche teorema giudiziario.
Siamo sicuri sicuri non funzionasse così già ai tempi del sergente in favore di determinate fondazioni prelatizie?
Il dubbio lo hanno in molti
Voglio esprimere al dott. Felice Corda il mio personale apprezzamento per la coraggiosa e quantomai opportuna iniziativa relativa agli scandalosi finanziamenti a pioggia deliberati dal Consiglio Regionale a cui la super presidente Todde non si è opposta. Avrebbe potuto bloccare tutto minacciando di mandare tutti a casa e farlo davvero se i consiglieri non le avessero dato retta. Avrebbe ricevuto il plauso di tutti sardi ( anche di quelli come me che non l’hanno votata) e avrebbe dimostrato di essere davvero quella persona che ha detto dí essere in campagna elettorale. Invece…
Spero che l’iniziativa del dott.Corda trovi lo spazio che merita soprattutto per quanto riguarda la Corte dei Conti mentre (non essendo giustizialista) mi interessa meno l’aspetto penale che, vista la legislazione vigente, potrebbe non portare a nulla.
Così fan tutt(e)i ossia “La scuola degli amanti”. Dramma giocoso in due atti, K 588.Mozart.
Rivisto e corretto.
Omissis….
DON ALFONSO
Ed io giuro alla terra.
Non scherzo, amici miei;
Solo saper vorrei
Che razza d’animali
Son queste vostri politici,
Se han come tutti noi carne, ossa e pelle,
Se mangian come noi, se veston mutande,
Alfin, se dei, se uomini son …
Omissis….
Se questo non è “voto di scambio”, che cosa è? Il “ristorante” non è l’aula del consiglio regionale in cui i consiglieri non rispondono per le loro guarentigie costituzionali in merito al voto e alle loro opinioni. Ma tant’è!
Oramai, escluse le varie Procure (ed ogni reparto di GDF, Polizia, Carabinieri, Forestali, Guardia Costiera, Vigili urbani, Barracelli, Ausiliari dl traffico ecc…) che paiono non accorgersi che a Huston c’è un problema, lo sanno anche i muri come vanno e cose;
al punto che lo si sbagassa candidamente sulle pubbliche assemblee.
… Su cumértziu it’est?
Unu daet dinari e s’àteru daet sa merce, unu còmporat e s’àteru bendhet, do ut des, totu a càmbiu apare cosa cun dinari, comporadores e bendhidores totu a dinari, totu fatos a dinari: si podet nàrrere «zente fata a dinari» o siat fata a «merce».
Su sardu za narat «ómine fatu cun dinari no balet nudha» ma no est in inglesu; narat puru chi «sentza de dinai no si cantat missa» e in custa “religione” sunt totugantos “officianti” cantendhe “missa”; e cun su dinari a muntones de una economia dominante de gherra pro ammuntonare dinari, su dinari za s’ispendhet (“si investe”, cioè «lo investono») ma solu pro fàghere muntone prus mannu a bìnchere dinari) e goi «chie at dinari pàstinat binza in sa codina», tantu su dinari si no s’ispendhet no balet a nudha, no ndhe mànigant mancu sos canes. E chie istat male si acotet e si tenet bisonzu de campare za tocat a mòrrere totu!
Ma no est “voto di scambio”: paret chi invetze (ma no che a sos santos pedindhe sa gràtzia) ant fatu votu de fàghere totu a dinari: libbertade, cusséntzia, inteligéntzia, sentidos, totugantos fatos a “res”, cosa, fintzas chentza èssere ancora “robot” a “telecumandhu” ma merce a «AI» ebbenemindhe!