Riceviamo dall’ex Assessore ai Trasporti Antonio Moro e volentieri pubblichiamo
Egregio direttore,
chiedo di ospitare sulla sua testata il seguente intervento, che mi sarei volentieri risparmiato se non fossi stato costretto da un sistematico uso della menzogna a fini propagandistici da parte della Giunta regionale attualmente in carica.
Sarò schematico e quindi andrò per argomenti.
Numero dei voli
Una raffica di comunicati stampa saluta con giubilo l’implementazione di 22 voli aggiuntivi (da dividere per i tre aeroporti sardi) in vista delle festività natalizie.
L’ultima comunicazione vergata dalla presidente della Giunta definisce tale aiutino ai passeggeri, addirittura “un risultato concreto per la continuità territoriale”.
Nella realtà di concreto c’è che i voli in continuità, a otto mesi dall’insediamento dell’esecutivo guidato dalla Todde, non sono sufficienti a soddisfare la domanda di trasporto, sia quella dei cittadini sardi che quella dei non residenti.
L’affermazione è ancor più vera se si raffronta il numero dei voli aggiuntivi di quest’anno con quelli programmati nel dicembre 2022, dopo soli venti giorni dall’insediamento dell’allora “nuova Giunta Solinas”.
Al tempo i voli in più, in previsione del traffico natalizio, erano stati 64 e, tra il fine anno e l’Epifania, avevano superato la quota di 120. Ma a voler essere sinceri, anche il fu assessore del centrosinistra Massimo Deiana, nell’era Pigliaru, aumentava con percentuali vicine al 40% i collegamenti delle festività. Il tutto senza scomodare il ministero e richiamare clausole del decreto che la continuità territoriale regola, per le tratte da e per gli aeroporti sardi con gli scali Roma-Fiumicino e Milano-Linate, come invece la presidente e anche l’assessora dei Trasporti hanno fatto a più riprese in questi ultimi giorni, spacciando per conquiste ciò che conquista non è.
Prenotazioni o voli reali?
Allo stesso modo, si tenta di far passare per novità il ricorso ai dati del traffico, quando questi dimostrino l’insufficienza dei collegamenti aerei a tariffa agevolata, per programmare in maniera stabile gli ormai famosi collegamenti aggiuntivi, rispetto alle frequenze minime stabilite nell’arcinoto decreto ministeriale del 2021.
Anche qui sarebbe opportuno ricordare che proprio la raccolta dei dati dei voli aggiuntivi programmati per il dimostrato superamento del 92% del coefficiente di riempimento dell’aeromobile, è stato il dossier che ci ha consentito il raddoppio quotidiano, fino alla scadenza del bando (ottobre 2024), dei collegamenti giornalieri in continuità ad Alghero e Olbia (da due a 4 voli) e sulla Cagliari-Milano (da 4 a 7), dopo l’incontro a Bruxelles, con l’allora commissaria europea dei Trasporti, Alina Valean. Nessuna novità, dunque.
L’unica differenza – così sembra di capire da quanto affermano la presidente e l’assessora – è che loro dichiarano di far riferimento ai dati delle prenotazioni, mentre l’esecutivo a guida sardista ha utilizzato i numeri dei passeggeri che avevano effettivamente viaggiato. La ragione per la quale la Giunta di cui mi onoro di aver fatto parte, dal novembre 2022 fino alle scorse elezioni, ha utilizzato i dati del volato e non quello riferito alle prenotazioni, deriva dal constatare che le prenotazioni sui voli in continuità hanno uno scarto elevato rispetto ai viaggi realmente effettuati, perché il cambio data è gratuito e il rimborso del biglietto acquistato e non utilizzato, è totale. Benefici questi non ammessi, invece, nei voli del cosiddetto libero mercato, la cui corrispondenza tra prenotazione e volato ha una differenza prossima allo zero.
Unione europea e voli aggiuntivi
Resta in ogni caso un fatto: la programmazione dei voli aggiuntivi (sia quelli conquistati dalla Todde che quelli più numerosi ottenuti da Solinas) dimostra come il decreto ministeriale per la continuità territoriale non sia così rigido come più volte denunciato, con toni catastrofici e strumentali, da chi oggi siede al governo della Regione, quando occupava gli scranni dell’opposizione.
Viceversa è confermata la contrazione – più volte denunciata dalla Giunta di cui ho fatto parte – delle stime dei volumi del traffico residenti da parte della commissione europea, da cui derivano un numero insufficiente di frequenze nei collegamenti da’ e per l’Isola. A Bruxelles, infatti, si è affermato in questi ultimi anni sempre più il concetto del collegamento minimo essenziale, in riferimento alla continuità territoriale. Se questo orientamento non dovesse modificarsi con il nuovo corso della Von Der Leyen alla presidenza europea, è fondato il timore che il nuovo bando promesso dall’attuale assessora e dalla presidente della Regione possa risultare ancor più penalizzante, in termini di garanzie per il diritto alla mobilità dei sardi di quello attualmente in essere.
Il nuovo bando
A questo proposito è opportuno sottolineare che il nuovo bando per la continuità della Giunta Todde dovrà essere pubblicato entro aprile 2025 (sei mesi prima cioè della scadenza degli attuali contratti che è fissata a ottobre 2025) e se davvero dovrà contenere quella rivoluzione dei cieli annunciata a mezzo stampa, è difficile comprendere perché ancora non siano noti il progetto e neppure gli orientamenti e le ipotesi di intervento.
L’inerzia sulle nuove rotte
Vale la pena inoltre ricordare un altro imperdonabile ritardo già certificato dall’esecutivo a guida Todde in materia di trasporto aereo.
Riguarda gli aiuti diretti ai vettori per l’apertura di nuove rotte stabili.
Nonostante la norma approvata dal Consiglio regionale nel 2023 (prima regione d’Italia), i fondi stanziati (30 milioni di euro), il via libera dell’Europa (non sono aiuti di Stato), la commissione interassessoriale individuata (non è guidata dal Turismo ma dall’assessorato dei Trasporti), non si hanno notizie del bando per le aggiudicazioni delle tratte punto a punto, che rappresenterebbero una risposta efficace alla carenza di collegamenti soprattutto nella stagione invernale. Anche in questo caso, invece degli atti e dei fatti si predispongono i comunicati, che fanno sognare trasvolate oceaniche ai sardi mentre chi parte da Alghero non riesce a trovare neppure un aereo in orario utile per sbrigare le faccende a Milano.
Il garbo ed il contenuto delle risposte dell’ex Assessore Moro, segnano ancor più la misura della pochezza degli attuali.
Risposta per Gaia: il 13 dicembre del 2023 la Giunta Solinas ha approvato gli aiuti diretti al passeggero per l’abbattimento del costo del biglietto aereo, per tutti i voli non ricompresi in quelli in continuità (Roma-Fiumicino e Milano-Linate). Sono in vigore e l’attuale Giunta, dopo i primi sei mesi di sperimentazione, ha esteso a tutti i sardi l’aiuto diretto sul costo del biglietto. Il modello Baleari non può applicarsi tout court alla realtà sarda. L’aeroporto di Palma di Maiorca conta 30 milioni di passeggeri\anno, quello di Ibiza 8 milioni. I residenti non hanno dunque bisogno della garanzia del collegamento (sono collegati praticamente ad ogni ora con il mondo) ma soltanto di un prezzo calmierato. Infatti, la terza Isola delle Baleari, Minorca, che conta 3.5 milioni di passeggeri, applica le regole della continuità che sono applicate in Sardegna (9,5 milioni di passeggeri\anno, complessivamente nei tre aeroporti).
Risposta per Raimondo e Lu Lungunesu: grazie di cuore, io ce l’ho messa tutta e ci sono tanti sardi e tante sarde che possono fare molto ma molto meglio di me.
Risposta per Antonio: la battaglia comune di tutti i sardi deve essere fatta in Europa, perché cessi l’orientamento per i cosiddetti collegamenti minimi garantiti. Se non si smantella questa posizione, ogni bando per la continuità darà sempre meno risposte al diritto alla mobilità dei sardi.
Risposta per Paolo: immagino ti riferisca alla mia carica di presidente del Psd’Az. Tranquillo, la mia carica come quella di tutti i dirigenti del Psd’Az è nelle mani dei sardisti che da 103 anni decidono chi deve guidarli e chi no.
Risposta per Luigi: Prima c’erano i monopoli dello Stato italiano, poi lo Stato italiano ha favorito i monopoli privati. Per un’isola il monopolio nei trasporti è il peggiore dei danni.
Risposta per Marco: Grazie, ho avuto modo di leggerlo prima di scrivere l’intervento che ha trovato ospitalità su Sardegna e Libertà.
Gentile sig.Moro
I residenti delle Isole Baleari e delle Isole Canarie possono dunque beneficiare di significative riduzioni sui costi di trasporto, grazie a sconti del 75% sulle tariffe dei biglietti aerei e marittimi per viaggi tra le isole e la terraferma spagnola (dunque non solo verso Madrid e Barcellona!)
Questa politica è stata stabilita nell’ambito del principio di coesione territoriale dell’Unione Europea.
Essendo stato Assessore ai Trasporti, sa bene che, in teoria, una politica simile potrebbe essere applicata anche alla Sardegna, in quanto l’isola presenta condizioni analoghe a quelle delle isole spagnole: isolamento geografico, necessità di mobilità per lavoro, studio, salute e turismo e il principio di coesione territoriale promosso dall’Unione Europea, che sostiene la parità di accesso ai servizi e alla mobilità per i cittadini delle regioni ultraperiferiche.
L’applicazione di una simile misura in Italia richiede accordi nazionali e regionali tra il governo italiano, la Regione Sardegna e l’UE, l’approvazione della Commissione Europea per evitare violazioni delle normative sugli aiuti di Stato e la concorrenza, oltre a un fondo stabile per sostenere la continuità territoriale.
La volontà politica sarda in questo senso non mi è mai sembrata particolarmente forte, né in passato né oggi. Spesso si giustifica la situazione con il fatto che i sardi sono pochi e quindi contano poco per il governo italiano. L’orientamento europeo sul “collegamento minimo essenziale” di cui lei parla rischia di penalizzare ulteriormente la Sardegna.
Eppure, se ci fosse la volontà politica, si potrebbero aprire discussioni più ampie, considerando non solo i residenti, ma anche i tanti sardi emigrati nel mondo. Perché non immaginare una sorta di “pendolarismo” agevolato per chi vive lontano ma ha ancora forti legami con l’isola? Un censimento accurato dei sardi emigrati e un dialogo mirato con le istituzioni europee potrebbero ridefinire il diritto alla mobilità in un’ottica più ampia, che consideri non solo i residenti anagrafici ma anche il potenziale di pendolarismo internazionale dei sardi all estero. Quale sardo non tornerebbe a “casa” più spesso se potesse farlo a prezzi ragionevoli pagando il 25% di un biglietto aereo? Gli emigrati affrontano attualmente costi elevati per rientrare nell’isola, ma se potessero essere considerati pendolari invece che emigrati?
Si è mai pensato di guardare la questione da una prospettiva diversa, come direbbero gli inglesi “thinking outside the box,” invece di rimanere ancorati a vecchi schemi che non portano mai da nessuna parte perché dopotutto “è sempre stato così”? Se invece di vedere la Sardegna che va verso il mondo si guardasse al mondo che vuole rientrare in Sardegna ? In tal caso i numeri sarebbero ben diversi.
Occorre un piano strategico pluriennale, basato su numeri reali e su proposte concrete, che davvero magari coinvolga anche la mobilità degli emigrati sardi.
Si parla tanto di spopolamento e di crisi demografica, una politica lungimirante dovrebbe partire proprio dalla mobilità, superando i soliti interventi temporanei che non risolvono mai il problema alla radice.
Antonio Moro e’ stato un ottimo Assessore ai Trasporti e le sue osservazioni sono puntuali e precisi. E’ ora che venga alla luce il disastro della giunta-Todde. Sardi e Sardisti…Sveglia.
Ma perché i Sardi non votano chi ne capisce ? Antonio Moro è ‘ stato un grande assessore
Regionale ai trasporti
signor Moro come mai non si riesce mai a fare una bella continuità senza che venga bocciata dalla famosa UE ogni giunta fa la sua e cosi non ne usciamo mai cosa ve lo vieta
Moro ,scrivi anche cose interessanti e sicuramente vere,ma se non ti dimetti e rendi il PSDAZ al popolo che lo animava ,con il tuo amico Solinas ,
No posso nè ascoltarti e nè leggerti…………….
…..se i collegamenti aerei fanno ……acqua da tutti i punti di vista ,mi pare che quelli marittimi non stiano meglio e che al monopolio Onorato si stia sostituendo quello Da Ponte non proprio concorrente !!!!! all’anima del libero mercato e della concorrenza tanto sbandierata in Europa .
Ritengo opportuno pubblicare il comunicato del sette Dicembre c.a. onde consentire una migliore comprensione dei contenuti del post.
Ecco il TESTO del comunicato:
Regione Autonoma della Sardegna
Notizie
Comunicati stampa
Continuità territoriale: la Regione ottiene più voli grazie all’attivazione di una clausola del decreto ministeriale. Assessora Manca, un importante risultato che risponde alle esigenze dei cittadini
Data di pubblicazione
07/12/2024
Tempo di lettura
5 minuti
Argomenti
trasporti
politiche dei trasporti
Continuità territoriale: la Regione ottiene più voli grazie all’attivazione di una clausola del decreto ministeriale
Continuità territoriale: la Regione ottiene più voli grazie all’attivazione di una clausola del decreto ministeriale
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Cagliari, 7 dicembre 2024 – L’Assessorato regionale dei trasporti comunica un importante rafforzamento dei servizi di continuità territoriale aerea, reso possibile grazie ad uno studio dettagliato sui livelli di domanda che lo stesso assessorato ha trasmesso e illustrato al ministero e all’Enac. Lo studio ha dimostrato un’importante crescita dei livelli della domanda rispetto ai livelli di riferimento considerati dal D.M 466/2021, che sta alla base del dimensionamento dei servizi minimi. I nuovi voli saranno quindi aggiunti in maniera strutturale, e non a discrezione dei vettori, su tutte le rotte in continuità territoriale da e per la Sardegna. Questi incrementi permetteranno di rispondere in maniera più efficace all’attuale richiesta di domanda.
I dettagli dei nuovi voli
Tra le principali novità, spicca la richiesta di un nuovo operativo da Alghero a Milano Linate, servito da Ita Airways, a cui è stato chiesto di anticipare sensibilmente il primo volo dal Riviera del Corallo in maniera tale da permettere ai passeggeri di sfruttare al meglio la giornata, oltre a un rientro serale ritardato. Sono previsti incrementi anche sulle rotte tra Alghero e Roma Fiumicino (sempre coperta da Ita Airways), tra Cagliari e Linate/Fiumicino (Aeroitalia), e tra Olbia e le due principali destinazioni nazionali (Aeroitalia/Volotea). Questo aggiornamento del decreto consente alla Regione di avere una leva forte nei confronti dei vettori. In assenza di questo nuovo passaggio l’unico sistema nelle mani dell’assessorato per migliorare l’offerta era la contrattazione di ogni modifica con le singole compagnie aeree.
Lo schema dei voli aggiuntivi
Da e per Alghero (AHO) AHO → FCO (Roma Fiumicino) +1 nuovo volo nella fascia mattutina FCO → AHO +1 nuovo volo nella fascia serale AHO → LIN (Milano Linate) +1 nuovo volo nella fascia mattutina LIN → AHO +1 nuovo volo nella fascia serale
Da e per Cagliari (CAG) CAG → FCO (Roma Fiumicino) +2 voli già esistenti che diventano strutturali: uno nella fascia mattutina, uno nella fascia infra-giornaliera FCO → CAG +2 voli già esistenti che diventano strutturali: uno nella fascia mattutina, uno nella fascia infra-giornaliera CAG → LIN (Milano Linate) +1 volo già esistente che diventa strutturale nella fascia infra-giornaliera LIN → CAG +1 volo già esistente che diventa strutturale nella fascia infra-giornaliera
Da e per Olbia (OLB) OLB → FCO (Roma Fiumicino) +1 volo già esistente che diventa strutturale nella fascia infra-giornaliera FCO → OLB +1 volo già esistente che diventa strutturale nella fascia infra-giornaliera OLB → LIN (Milano Linate) +1 volo già esistente che diventa strutturale nella fascia infra-giornaliera LIN → OLB +1 volo già esistente che diventa strutturale nella fascia infra-giornaliera
Le modifiche, già concertate con Enac e ministero dei trasporti, riflettono una pianificazione meticolosa condotta dall’assessorato, che ha già comunicato ai vettori l’incremento dei voli. Ora le compagnie dovranno adeguarsi al nuovo dimensionamento richiesto e ottenuto dalla Regione Sardegna in virtù della crescente domanda, radicalmente cambiata rispetto alle previsioni del 2021, in piena epoca Covid.
L’assessora Barbara Manca precisa che alcuni di questi nuovi voli, quelli operati da Aeroitalia, sono già in esercizio, dopo che erano stati inseriti volontariamente nel piano operativo dalla compagnia. Tuttavia, il fatto di averli inseriti nel decreto ministeriale li rende a tutti gli effetti strutturali e non più sopprimibili a discrezione del vettore. Altri di questi, quelli da Alghero in particolare, sono a tutti gli effetti nuovi operativi: una coppia di voli aggiuntivi tutto l’anno, sia per Linate che per Fiumicino.
“Questo risultato è il frutto di un lavoro costante e approfondito di monitoraggio della domanda e di analisi delle esigenze del territorio – afferma l’assessora -. Per la prima volta, infatti, abbiamo chiesto ai vettori di fornire dati precisi sulle prenotazioni, un elemento che riteniamo fondamentale per una programmazione proattiva ed efficace. Proprio grazie alla richiesta e all’ottenimento di questi dati è possibile avere un controllo più attento e una gestione più virtuosa dello strumento della continuità territoriale. Nell’immediato questo ha portato a un adeguamento dell’offerta nei momenti di picco con la collaborazione delle compagnie. È davvero difficile comprendere come sia stato possibile lavorare in passato senza questi elementi essenziali”. Manca sottolinea inoltre che l’attivazione della clausola del decreto ministeriale, mai utilizzata prima, rappresenta una svolta. “Non possiamo che chiederci perché non sia stata mai sfruttata questa opportunità da chi il decreto lo ha concertato e concordato, con tutti i disagi che ne sono derivati – dichiara l’assessora -. La Giunta guidata da Alessandra Todde, invece, ha deciso di utilizzare ogni strumento possibile per garantire ai sardi un servizio migliore e più rispondente alle loro esigenze. Certo, non è stato un meccanismo automatico, ma un’opzione attivata a seguito di numerosi studi che abbiamo fornito a Enac e ministero. Studi che sono stati possibili soprattutto grazie alla richiesta dei dati avanzata nei confronti delle compagnie aeree”. L’assessorato sta lavorando su due orizzonti temporali: da un lato, massimizzare i benefici possibili nel regime attuale di continuità territoriale nei limiti degli strumenti che sono stati resi disponibili, dall’altro, prepararsi per il nuovo decreto ministeriale. “Le regole attuali non ci soddisfano pienamente, lo abbiamo ribadito più volte, ma stiamo facendo il massimo per ottimizzare ogni possibilità e garantire una mobilità dignitosa ai nostri cittadini”, conclude Manca.
Strutture di riferimento
Assessore dei Trasporti
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XVII Legislatura