Questo che segue è uno spezzone video del confronto, svoltosi in Assessorato, tra l’Assessore del Lavoro della Regione Sardegna e i rappresentanti degli Operatori Socio Sanitari idonei nelle graduatorie dei concorsi banditi dalle ASL per le assunzioni a tempo indeterminato.
Oggetto del contendere sono i cantieri di lavoro inventati dalla Assessora, da svolgersi all’interno delle Asl, e dedicati agli OSS disoccupati.
L’Assessora esordisce smentendo che la misura dei cantieri sia per gli OSS che hanno appena acquisito la qualifica, perché, spiega, i cantieri sono orientati a garantire servizi aggiuntivi rispetto a quelli che ordinariamente le Asl devono fornire, e dunque, spiega l’assessora, non possono essere rivolti a persone che non sanno ancora fare il loro mestiere (???).
Il cantiere si rivolgerebbe, dunque, a disoccupati, ma competenti. La rappresentante degli OSS, fa presente che non si trovano OSS da assumere, per cui è molto probabile che chi sia competente e disoccupato sia anche un lavoratore in nero.
A questo punto, lo sguardo di Desiderata, dopo una smentita d’ufficio (“figuratevi se l’Assessore del Lavoro può fare misure per i lavoratori in nero”) cerca il soccorso del DG dell’Assessorato, Annicchiarico, il quale, da navigato dirigente, aggira il problema e ricorda che si farà comunque una prova attitudinale per verificare le competenze degli OSS che accederanno ai cantieri. Cioè cambia argomento (la prova d’ingresso non protegge la norma dal rischio di essere un boccone prelibato per chi lavori in nero, anzi!).
Al tempo stesso, però, Annicchiarico conferma che i cantieri svolgeranno servizi aggiuntivi nelle Asl.
Quali?
Non li definirà l’Assessorato del Lavoro, ma quello della Sanità.
Quindi, riepilogando: le Asl recluteranno a tempo indeterminato con concorsi e in base alla loro capacità assunzionale legata ai servizi che devono erogare secondo l’Atto aziendale; se avranno bisogno di fornitura di interinali, faranno un appalto di servizi; in aggiunta a tutto questo ci saranno i cantieri che, però, non si sa esattamente che cosa andranno a fare, perché sono nati prima che fossero definiti i loro contenuti, ma ai quali, assicura Annicchiarico, si accederà in base alle competenze, e non si deve chiedere come si accertino le competenze, se non si sa che cosa si vuol fare. Si torna dunque a bomba: ciò che si può accertare è che si possieda il titolo della categoria professionale per la quale si è inventata la misura e niente più.
Insomma, i rappresentanti degli OSS non si sono fatti intortare dalla retorica di piazza e dalle spire della competenza burocratica. Le loro obiezioni sono rimaste ferme come macigni, a evidenziare le contraddizioni di una norma populista e pasticciata.
Il video dimostra in quale livello retorico-confusionale si stia precipitando.
Dov’è l’errore?
L’errore è stato nell’individuazione delle Asl come luogo di svolgimento dei cantieri.
Se si voleva creare lavoro keynesiano, il luogo non era da cercare dentro le Aziende sanitarie, che devono stare a regole e procedure stringenti (e dove gli OSS vanno assunti, e in gran numero, con i concorsi), ma nei Comuni, che possono varare, per esempio, piani straordinari socio-assistenziali in ragione dell’invecchiamento della popolazione e così far sì che, realmente, i cantieri vadano ad aggiungersi ad altre misure di natura sociale. Non a caso l’Ares, che nel disegno assessoriale dovrebbe svolgere una sorta di monitoraggio di pertinenza sanitaria dei cantieri, è in estrema difficoltà. Il Sistema sanitario è molto rigido nelle procedure e nei processi; non è semplice per le Asl creare i vaneggiati spazi aggiuntivi né per l’Ares legittimare l’aggiuntivo (l’inutile?).
Perché non si è pensato ai Comuni (da sempre sede naturale dei cantieri di lavoro)? Perché non sono centralmente controllabili e controllati (dalla Giunta) come le Asl. Questo è stato il motivo della scelta infausta di collocare cantieri di lavoro dentro le Asl. Il binomio doveva essere Comuni e Aspal, le Asl dovevano essere tenute fuori.
E dunque?
Dunque un clamoroso pasticcio, che oppone la precarietà lunga degli otto mesi del cantiere, più la Naspi, come precariato di Stato in forma di percorso parallelo all’assunzione in Asl per via concorsuale.
In un mondo normale, i cantieri nelle Asl avrebbero potuto essere prevedibili solo se lo scorrimento delle graduatorie non avesse coperto il fabbisogno (e anche in questo caso la cosa avrebbe avuto qualche problema di legittimità), ma non viviamo in un mondo normale e vedere stimati dirigenti superare in destrezza i gechi sui vetri bagnati lascia molto l’amaro in bocca.
Tutto per cosa?
Per adempiere a una promessa grillina che sembrava bellissima, fatta dalla piazza, e invece si è rivelata una grande pasticcio vista dalle funzioni di governo.
Siamo ai banchi con le rotelle, all’abolizione della povertà ecc. ecc.
Never on your side.
Video 6
Egregio, questo è l’esito della pretesa di una Influencer (peraltro di scarso livello) di dedicarsi ad un’attività, quella politica, senza conoscere l’abc dell’amministrazione della cosa pubblica.
Orsù il Natale è alle porte vedrà che salterà fuori anche il pandoro. Saluti.
Metafisica da manovale Grillista:
Le parole del dizionario 5 tacche hanno valore a prescindere della esistenza di alcun riferimento; dire “legno” non implica riferirsi ,ad esempio, a Tavola, a mobile Armadio, a sedia, a scaffale libreria e tanto meno a “testa di legno” perche’ il loro manovale le puo’ incastrare a uso e consumo , rigorosamente ed in sottotraccia, esclusivamente proprio.
Quindi, nel merito, la parola “Servizio aggiuntivo” si sostiene da se e non e’ necessario ricorrere ad alcun referente che assolva la funzione di complemento (cosa, chi, come, dove, quando).
Ecco dunque il miracolo ; con La metafisica da manovale Grillista e’ possibile, infatti, un divenire tutto fatto in casa , che sia maldestro importa niente ma e’ il RISULTATO che conta perche’
una testa che e’ di legno puo’ benissimo cambiare segno e divenire cemento (di quello duro eh)
Ma tanto e’ e nel video si percepisce al di la di ogni ragionevole dubbio che il “dispositivo politico” e’ andato a farsi benedire considerato il plateale “arrivano i nostri” del dirigente , del Tecnico (Porto Torres docet)
Servizio Aggiuntivo, competenze, idoneita’..NACHI
P.s.: ma Professo’ le risulta che il collaboratore Assessoriale abbia aperto bocca? E’ una curiosita’ eh.
Buona Giornata Professore tante belle cose
Magari è ancora convinta che governare corrisponda a fare una diretta Facebook
Una discussione surreale, quella dell’assessora e del direttore generale, con le rappresentanti delle OSS. Questa assessora, vuole marcare il territorio (la sanità) che ritiene suo con una azione illegittima. I servizi alla persona, persino quelli più semplici come l’igiene personale, possono essere resi solo da personale qualificato. I cantieri sanitari (ogni tanto s’inventa qualche denominazione nuova) possono essere riempiti da disoccupati, magari anche laureati, ma che non possono in alcun modo svolgere funzioni legate alle arti sanitarie, labuso è un reato, o anche solo semplici servizi ricolti ai pazienti. Possono fare quello che fanno nei cantieri comunali: diserbare, pulire starde, locali sanitari, che non siano sale operatorie o ambulatori. Questa Desideria, vuole occuparsi di sanità pur non avendo nessuna competenza, ne sanitaria, ne istituzionale. Un grande pasticcio, che non migliora l’nefficienza dei pronto soccorso, delle file per le diagnostiche, della carenza dei medici di famiglia e dei pediatri, della richiamata sanità territoriale, nella quale questi imprivvisati “cantieri” dovrebbero operare. Qualcuno fermo questa demagoga acchiappa like o sarà la fine
Votare e votare bene, cioè le persone capaci aldilà della simpatia, non è mai stato facile in nessuna epoca.
Attualmente però si nota uno sdoganamento del “chiunque può andare a governare, poi si vedrà”.
Mi spiace per la Manca che ho difeso in passato da atteggiamenti misogini, ma temo che riguardo la sanità, forse hai ragione Paolo, non è così preparata.
… Cessss….