Avantieri è andato in onda su Fuori dal coro, la trasmissione di inchiesta, indignazione e urla di Mario Giordano, su Rete 4, questo video.
Niente di nuovo.
I sardi si stanno pagando la sanità per un conclamato fallimento politico. La Giunta Todde non ha alcuna idea strategica sulla sanità, non sa proprio cosa fare. La Giunta Solinas, tra i tanti suoi torti, ha avuto quello di aver posto la sanità nuovamente sotto il tacco della massoneria. I massoni sono bravissimi nell’istituire relazioni personali, ma hanno un grossissimo limite: subordinano lo Stato, i diritti, e quant’altro al successo delle loro relazioni.
A me non fa impressione che un dirigente si sottragga a una troupe televisiva che si presenta d’improvviso alla sua porta. Personalmente avrei comunque cercato il dialogo, ma capisco che ci si possa far prendere dalla sindrome dell’aggredito, anche quando aggrediti non si è, ma si viene soltanto lasciati soli da una Direzione che si chiude nel fortino.
La domanda che rivolgo alla magistratura inquirente è un’altra: ma com’è che siete così placidi e inattivi ora che le prove di gravi inefficienze sono sotto gli occhi di tutti da sollecitare anche le trasmissioni popolari, e invece prima bastava un pettegolezzo da strada o da corridoio per farvi aprire un fascicolo? Nel passato avete dato credito alla bile da invidia professionale (medici che dicevano di avere i titoli per fare i primari e non li avevano, primari che dicevano che solo loro avevano i titoli e non era per niente vero, infermieri che affermavano di avere diritto ai ruoli apicali per la proprietà transitiva di essere stati segretari di primari eccc. ecc) e ora non guardate neanche con la coda dell’occhio l’evidenza dei fatti?
Ah, capisco, l’inefficienza non è un delitto, ma a me pare che prima un’inefficienza era subito sospettata di essere dolosa, politicamente dolosa, pelosamente dolosa, e oggi sia invece, d’ufficio, colposa.
Va bene, i potenti siete voi, a noi non resta che prenderne atto.
Prima ogni concorso era motivo di indagine, ora ogni concorso è lindo e pinto per definizione.
Però prima le cose funzionavano bene, ora no.
Forse nutrire qualche dubbio giova oggi e avrebbe giovato allora.
Prima le chiacchiere erano prove, oggi sono ingiustificate lamentele.
Certo i tempi sono cambiati: hanno abolito l’abuso di ufficio, e poi ci sono le stagioni del palcoscenico e quelle delle promozioni e, durante le seconde, è meglio non fare troppo casino.
Capisco, io ho letto Falcone. Ma anche Palamara.
Tuttavia, solo per confermarvi che per tutta la durata della mia vita non godrete della mia stima (cosa che voi potete allegramente e legittimamente fregarvi lungo il nesso mediano retrostante, ma che non toglie niente alla mia soddisfazione di dirvelo senza paura) vorrei ricordarvi che ai tempi nei quali voi avete dipinto la Asl di Oristano come un covo di politicizzati estremisti e clientelari, la Asl era ai vertici delle classifiche di efficienza nazionali.
Voi avete tirato in basso, ma i dati portavano in alto.
Oggi che i dati vanno in basso, voi non avete dubbi, non siete assaliti da teoremi di voto di scambio smentiti dai numeri e dalle date delle elezioni (siete giunti a ipotizzare scambi in assenza di elezioni). Oggi fate i rassegnati.
Accecati da furore punitivo, avete creduto a un agente di PG che vi ha scritto, non detto, scritto, che gli interinali dovevano essere reclutati come si reclutano i dipendenti pubblici e avete continuato a sostenere questa solennissima fesseria anche quando una sentenza della Corte di Cassazione vi ha clamorosamente smentito; non contenti, avete avuto l’ardire di ignorare la sentenza della Corte per buona parte del processo, fino a costringere un avvocato della difesa a doverla nuovamente depositare.
Avete assistito, senza battere ciglio, a un presidente di Tribunale che ha obiettato a un agente di Pg di aver applicato, nella contestazione del reato, una versione della legge non ancora in vigore all’epoca dei fatti. Una cosa grave, ma a voi è sembrata una cosuccia da niente, una carabattola. Per voi gli agenti di PG che si candidano in formazioni di estrema sinistra e poi conducono le indagini contro partiti allora di governo non significa nulla.
Avete sentito un ex Direttore generale prima affermare che l’Agenzia interinale era stata scelta dal suo successore, dipinto politicamente come un invasato , e poi avete scoperto che, invece, la aveva scelta il primo e non il secondo. Sciocchezze, e che diamine! Non sottilettiamo, direbbe Frassica.
Avete sentito un ex primario dire che gli infermieri interinali erano aumentati a dismisura anche nel suo reparto, per poi scoprire che il primo infermiere assunto, aveva preso servizio il giorno dopo che il primario era andato in pensione.
Avete scritto e detto che il file di una prova concorsuale aveva viaggiato impunemente tra alcuni partecipanti al concorso prima delle prove, ma non vi siete manco accorti che voi stessi avete scritto negli atti che quello non era il file del concorso. Minchiatelle alla crema, direte voi, e certo, tanto decidete tutto voi, il chiaro e lo scuro.
Avete creduto a un testimone che lamentava di essere stato escluso da un’assunzione per ragioni politiche, e poi avete ascoltato con non curanza che lo stesso non aveva fatto i corsi sulla sicurezza indispensabili per l’assunzione stessa. Cazzate anche queste? Cazzate, peccato che il Gip ci abbia creduto e abbia messo in galera le persone.
Avete sentito testimoni, le cui deposizioni di fronte alla Pg sono state determinanti per l’arresto di persone oneste, rimangiarsi tutto, smentire tutto, di fronte al presidente del Tribunale. E avete fatto spallucce. Non vi siete chiesti come mai avevano detto alcune cose di fronte alla Pg e altre di fronte al Tribunale. Non avete ascoltato tutte le intercettazioni e si vede! Ma, tanto, comandate voi, che vi importa?
Avete scritto che un dirigente era stato isolato e marginalizzato, per ragioni politiche, in “una stanza”, per poi scoprire durante il processo ciò che già sapevate, e cioè che la stanza era a fianco della Direzione generale, proprio un grande isolamento!
Potrei continuare e raccontarvi a voi stessi, ma a che serve?
Tutto è già scritto: tutti condannati, tutti colpevoli, tutto torna anche se non torna.
Ciò che non avete capito, presi dalla furia, è che vi siete fatti strumento inconsapevole di quel reticolo di relazioni mantellate, cappucciate e soffocanti che aveva soffocato la sanità sarda e che, per la prima volta, allora, era stata sconfitto.
Avete sparato dalla parte sbagliata e avete restituito il potere agli antichi e inefficienti padroni. Adesso non potete smentirvi, quindi tutto deve diventare colposo, tutto il presente deve essere addebitato al destino cinico e baro e tutto il passato a baratti, scambi e ignominie varie.
Bravi! Avete un cuscino della coscienza così ergonomico che riuscite a dormire tranquilli anche col diavolo accanto. Auguri!
Pregiatissimo Prof. Maninchedda,
capisco la sua amarezza, ma non credo debba preoccuparsi più.
La sanità sarda è in salvo!
La salva la liberalizzazione degli OSS annunciata dell’assessora al lavoro con Rombo a rimorchio ormai una OMISSIS.
“Annuncio coram populo: presto la delibera che “liberalizza” le assunzioni nelle ASL”. Non si parla di medici, di infermieri, di tecnici di radiologia, di biologi, no, no l’annuncio è “via libera allo scorrimento delle graduatorie degli OSS.”
Alla massoneria si aggiunge la fesseria il cinquetaschismo fatto della stessa clientela.
Non me ne vogliano gli OSS sono essi stessi importantissimi nella gestione di un ospedale, ma le liste d’attesa le abbattono i medici e che ci si sbatta o meno a riorganizzare la sanità con ricette criogeniche, putroppo senza di loro (i medici) non si va da nessuna parte e in questa sanità che è nella più grande confusione della storia della repubblicana della Sardegna per l’abisso per il vuoto profondo di idee (non parlo di visione perché sarebbe utopia) non ci vuole e non ci vorrà lavorare nessuno che sia dotato di un po’ di dignità e di buon senso.
Populismo, qualunquismo decadenza. La mossa della Manca e del suo “Paggio che non Romba più” mi ricorda l’arroganza del sovrano assoluto, quella di Maria Antonietta…..ma come è possibile che non ci si senta offesi da questi atteggiamenti supponenti, come non ci si può ribellare con le forche?
Che tristezza!
Grazie Professore continui la lotta delle idee.
Caro Maninchedda, la situazione è a dir poco drammatica, ma non mi scoraggio…nel mio “piccolo” faccio quel che posso per contrastare la deriva che ci trascina. Non mi soffermo a pensare: ‘”tanto non serve a nulla…comandano loro e fanno impunemente ciò che vogliono”…Dico: No! No! No! E lo manifesto in ogni mio comportamento, gesto, pensiero e parola. Forza, non sei solo Prof
Signor Maninchedda,
Tanto scrive :
– la domanda che rivolgo alla magistratura… –
– va bene i potenti siete voi, a noi non resta che prenderne atto… –
Professore, si rende conto di quel che scrive?
Forse vuol essere il prossimo morituro (già una volta ne uscito indenne) degli intenti massonici che tanto ammorba il suolu sardo?
Certo, Lei, da impavido qual è, accompagnato dal furore del mai domato, né mai vinto, è un Giusto sardo che mai si piega. Da sempre si adopera affinché le cime più alte di sperduti alberi sparsi nella nostra terra Sarda possano trasmettere il Suo Canto solitario.
Professore, sono a chiederLe :
Quanto vale il Suo muto e solitario Canto per alleviare la Sorte della Gente sarda?
No.Lasci che che tutto si adempia.
Sansone non più è acclamato.
Felicità.
Magistrati e maldestri avete avuto la sfacciataggine di distruggere la vita di gente perbene e onesta. Avete accolto versioni intrise di invidia e millantaggine e nonostante ciò continuate a celebrare un processo che si fonda sul nulla. Ma alle persone che avete coinvolto, talune senza neanche un indizio di colpevolezza chi risarcirà la serenità, l’amore per la vita, la voglia di esistere come risorsa?
Siete riusciti a distruggere le tante belle cose fatte per il bene del prossimo;
Siete riusciti a distruggere la vita di gente per bene;
Siete riusciti a distruggere e manipolare realtà di successo ed efficienza in poco tempo;
Ma chi pagherà il conto di questa distruzione?
Egregio, in un paese in cui il vertice nazionale antimafia è definito “un verminaio”; un paese in cui i dossieraggi spuntano come margherite di lettame; un paese in cui un ex magistrato svela la più ampia rete corruttiva clientelare a livello di sistema istituzionale e non succede nulla; un paese in cui un trombone ci propina le sue banali filippiche un giorno sì e l’altro pure senza mai intervenire sulla violazione più grave verso la costituzione che dovrebbe tutelare.
Con tutto ciò, che vuole che succeda nelle stanze dei palazzacci? Ciò che Ella ha descritto è solo la punta dell’iceberg di un paese sudamericanizzato. Saluti.
Professore, per cortesia, non distrugga la mia recentissima idea che anche per i magistrati stiano per arrivare i tempi della resa dei conti. Prendo spunto dalla notizia di pochi giorni fa, totalmente ignorata dalla politica e da molta stampa, che due magistrati milanesi, protagonisti di tangentopoli, siano stati condannati per aver nascosto prove favorevoli agli imputati sospettati di aver messo in atto la più grande tangente della storia italica. Certo, una rondine non fa primavera, ma l’importante è aver scalfito la roccaforte di impunibilita’ che da sempre aleggia su questa parte fondamentale dell’Inter giudiziario. Se a questo aggiungiamo che anche forse il sommo magistrato è stato condannato in appello per violazione del segreto d’ufficio, la rondine non è più solitaria. Forse tra i magistrati potrebbe iniziare a serpeggiare una qualche inquietudine e indurli a prestare maggiore attenzione alle richieste di condanna che sovente vengono da loro pronunciate o, peggio, ignorare notizie/ avvenimenti se gravanti su personaggi vicini alle professate idee politiche delle correnti di appartenenza.
Quanta amarezza in queste parole, quanta sofferenza
Leggendo la sua quotidiana cronaca di storia isolana , oggi mi trovo davvero spiazzato ,Prof !!!!!
Della sanità sarda e della giustizia in generale ( ho notizie superficiali di quella sarda ), conosco sufficientemente gli effetti nefasti !!!! Mi mancavano , però, tutti i passaggi che ho letto e riletto incredulo :;siamo davvero in mezzo ad un “casino ” immane : ad un immondezzaio putrido di arrivisti a tutti i costi !!!! Mi chiedo : come ha fatto un’organizzazione complessa e funzionante ( sanità e giustizia principalmente ) a deteriorare in pochi anni tutti i suoi meccanismi di gestione e di controllo ? È vero , le ultime amministrazioni regionali ,non hanno brillato,ed i governi nazionali hanno messo “ del loro “ con potentati politici di simil-sinistra perennemente minoritari alla ricerca di potere a qualunque costo ;
certamente ,le acque di coltura della politica amministrativa sarda ,hanno subito inquinamenti irreversibili , ma la magistratura ? sarebbe dovuta essere un baluardo invalicabile e…..invece !!!! La forza massonica , è stata davvero così presente ed invasiva ? da ciò che apprendo , è talmente cresciuta e presente in ogni ganglio di potere,da soffocare ogni rigurgito di civile aspettativa del popolo che ha visto e vede ,di giorno in giorno,il depauperamento dei propri servizi essenziali previsti nei diritti umani e civili .
Ci rendiamo conto che, il popolo sardo , soffre per le lotte intestine fra dirigenti apicali di ogni organismo ? Ci rendiamo conto che gli egoismi carrieristici di qualche centinaio di persone stanno mettendo in ginocchio tutto un popolo ? Che l’ egoismo di pochi ha favorito la nascita di un’organizzazione borbonica , parassitaria che vive , cresce e prolifica in tutti gli strati sociali della nostra comunità.
Gli esempi perniciosi del vertice , si espandono facilmente ai loro sottoposti e purtroppo creano ,in emulazione,nuovi piccoli satrapi rampanti pronti a sfruttare, anch’essi , la piccola posizione dominante a spese della collettività . Solo un aiuto divino , ci può aiutare ad emergere da questa catastrofe,!!!!!;
…“Bravi”!!!
Che a sos «bravi» a cumandhu de Don Rodrigo, de sa zenia “Sa zustìssia nos curret, sa zustìssia nos pregonat, sa zustìssia nos iscazat, sa zustìssia nos brùsiat”.
E nàmulis zustìssia, nois!…
Epuru no sunt «Innominati» ca tenent nùmene e sambenadu. E fintzas una cusséntzia.
Si ndhe tenent.
…. La Asl era ai vertici delle classifiche di efficienza nazionali.
Voi avete tirato in basso, ma i dati portavano in alto….
Da scolpire sul basalto e mettere in via Carducci ….sotto le bandiere !