Ho cercato di capire quale sia il fattore scatenante della sensazione di diffidenza che i Cinquetasche mi hanno sempre comunicato e che è stata confermata dagli ormai sei mesi del governo di Dear Shallow.
L’ho trovato: l’opacità.
Parole adeguate alla rabbia del popolo e comportamenti adeguati solo alla propria sfrenata ambizione.
Quale potrebbe essere l’antidoto? In primo luogo la trasparenza e qui casca l’asino.
Capi e cape di Gabinetto senza curriculum Questa è la pagina di Amministrazione trasparente dove vengono pubblicati i curricula dei Capi di Gabinetto della Giunta. Ne mancano tre, quelli dei due Cinquetasche Caschili e Pilo e quello di Cesare Morriconi, ma quest’ultimo ha cv e denunce dei redditi ancora pubblicati sul sito del Consiglio regionale e, dunque, non fa problema. Invece il capo e la capa pentastellati viaggiano sicuri, incuranti della loro ombra stampata sui muri nella canicola dell’esistenza propria e altrui, senza cv. Di Cinquecaschili si trova traccia in una procedura del Mef del 2021 che afferma di aver acquisito il CV, ma se io volessi leggerlo, dovrei fare un accesso civico e non ne ho alcuna voglia. Un altro suo CV, anteriore al 2018, si trova ancora nel portale del Comune di Carbonia e induce a chiedersi perché poi gli sia stato affidato dal Mef l’importante incarico di cui sopra. Insomma, i cv servono a capire chi si ha di fronte (bellissimo quello di una signora che tra le pubblicazioni scrive di essere stata relatrice di leggi. Un capolavoro! Vorrei avere questo livello di creatività biografica!).
Abbanoa unchained Avevo appena finito di complimentarmi con My Dear Shallow per la strategia attuata nell’Assemblea di Abbanoa, che sono stato sommerso di rimproveri da chi era presente all’evento, perché, in buona sostanza, vista dall’esterno (io ero lontano, avant’ieri, e ho avuto notizie di seconda mano) il quadro poteva sembrare quello che io ho rappresentato, ma visto da vicino, invece, è apparso marcio, con parentele impreviste tra elettori e eletti e incredibili parentele incrociate tra Collegio sindacale e società di revisione…
Ma che state a fare?
Ma neanche al più esperto pastasciuttaro democristiano o all’azzimato delegato comunista alle risorse del partito (quelli che chiedevano soldi e appalti per il partito e per le cooperative in nome della rivoluzione) sarebbero mai venuti in mente pasticci così sfatti. Non vi piacciono la linearità e la trasparenza, le osannate a parole, ma poi siete peggio degli esperti sensali della Prima Repubblica (che lasciavano sempre un piatto alle minoranze, voi invece siete avidissimi). Adesso i giornalisti d’inchiesta hanno ulteriori motivi per occuparsi di voi. Non bastano i ruoli dati a fidanzati occulti (a voi la Boccia spazza casa), non basta la competenza di tanti offesa dal premio consulenziale dato a molti inoccupati divenuti esperti, non bastano le società abiurate tardivamente; non basta, adesso irrompono i vincoli di sangue, tutto in nome della trasparenza.
Ignoranza storica e trasporti Oggi sui giornali abbiamo una dichiarazione dell’Assessore dei trasporti della Sardegna, secondo il quale il fatto che sia andato deserto il quinto bando (quinto, non primo, quinto) per la continuità territoriale delle isole minori è colpa del mercato. Viene da usare il più colorito turpiloquio, ma siccome ho da fare, dedicherò allo studio dei bandi degli ultimi cinque anni i prossimi giorni, per dimostrare che il problema è nell’assessorato dei trasporti che non fa i bandi per garantire a maddalenini, portotorresi e carlofortini il miglior servizio possibile, ma per mettere in campo il peggior bando possibile per chi potrebbe svolgere il servizio e, giustamente, viene potentemente mandata a c……e non da uno o da due, ma da tutti gli armatori d’Italia e del mondo (posto che questa volta sono stati compulsati anche gli armatori greci).
Prima c’erano anche i politici a soffiare sul fuoco (un giornalista d’assalto aveva fatto seguire l’allora assessore dei trasporti mentre faceva due passi casuali con un armatore e aveva pubblicato la foto manco si fosse trattato di un latitante. Oggi il giornalista d’assalto, lo stesso che nel 2019 dava per certo, parlando con gli amici, il mio imminente arresto, assale pale eoliche), ora, dopo che la magistratura ha fatto una delle più colossali brutte figure che si possano ricordare con l’assoluzione piena della Delcomar (la quale però, nel frattempo, ha dovuto far diventare ricchi i curatori dell’amministrazione giudiziaria della società nominati dal Gip, pagati al massimo del tariffario tabellare e con cognomi cagliaritani sempre ricorrenti, nominati dopo un sequestro cautelare fondato su una perizia campata per aria per la quale nessuno ha pagato dazio) tacciono pubblicamente ma, in privato, rimpiangono la Saremar di proprietà della Regione che pagava circa 3000 euro il cuoco che doveva preparare i pasti al comandante dei traghetti! Ma secondo l’Assessore, la colpa è del mercato!
Concorsi galluresi al tempo di Shallow Posto che i giornali non scrivono più niente di scomodo e meritano l’agonia nella quale stanno sprofondando, questo sito sta diventando la buca delle lettere di chi, dopo essersi rivolto inutilmente alla magistratura (che ha tempi di reazione pari a quelli dei bradipi) si sente umiliato dalle microtirannidi, un’amica di Olbia mi ha segnalato questo capolavoro della Asl di Olbia. Si mette a bando, con determina firmata dal solo Direttore Generale Acciaro, senza traccia di firme, per quel che si vede, del Direttore del Servizio del personale o del Rup, si fa un concorso per il primariato delle professioni infermieristiche ma, tu guarda, il concorso è solo per gli interni (“selezione interna”) che, ci si augura siano almeno due, diversamente sarebbe un concorso ad personam. C’è da chiedersi, ma le altre Asl fanno questi concorsi solo per gli interni? Ovviamente no, per esempio la AOU di Cagliari fa un concorso aperto come fanno tutte le Asl della Sardegna, ma in Gallura no, concorso interno per interni a maturazione interna, internamente maturato dall’interno del Dg. E l’Assessore regionale? Nulla, silenzio, nessuna lettera interdittiva, tutto ok, tutto bene, per il nostro amatissimo Rombo va tutto bene. Amen. Viva la Trasparenza e Viva il Parroco!
@ Luisa Di che amica parla? Ho pubblicato un bando, tutto qui.
Carissimo professore, prima di pubblicare informazioni riportate dalla sua amica di Olbia, sarebbe opportuno documentarsi sulla normativa concorsuale riguardante le SC delle Professioni Sanitarie. Giusto per dare una corretta informazione e evitare diffamazioni gratuite.
@Enrico. La Dott.ssa Maria Ibba direttore generale di Laore non è una novità, lo era anche ai tempi della giunta Pigliaru: https://www.sardegnaagricoltura.it/documenti/14_126_20150826113234.pdf
Cosa c’entri con questo articolo però non l’ho capito.
Finché vi sarà una poltrona,una sedia o uno sgabello ( anche traballante ,) da distribuire , la coalizione rimarrà similmente coesa ,quando la torta diventerà talmente piccola da essere individibile ,li si vedrà , come scrisse il Sommo ,la loro bontade .!!!!!!
L’assessora ai Trasporti resta un’ombra piena di enigmi dentro la Giunta Todde. Delle due l’una. O si tratta di una delega dietro cui si cela una parte del PD (ed è molto realistica come ipotesi) o si tratta una pedina che il Sindaco di Quartu (la Manca era assessora ai trasporti del terzo comune dell’isola) ha avuto in cambio di un congruo sostegno nella campagna elettorale di febbraio (benché lo stesso Milia abbia sbattuto i piedi a terra per essere lui, fino all’ultimo, il candidato alla Presidenza di una coalizione con dentro tutti). Non voglio credere che questa signora – che a Quartu ha fatto zero – sia stata scelta realmente per competenze accademiche o robe simili. Anche perché, a sentirla ragionare in alcuni convegni pubblici è un ammasso di teorie ingegneristiche senza alcuna visione politica. Ma dico: un Assessorato così delicato – dove a suo tempo non sono mai stati scelti chissà quali lumi o nomi di qualità – poteva essere affidato stavolta al di fuori di evidenti lottizzazioni politiche? Occorreva una svolta immediata. Un segnale. E invece, in sei mesi, nessun sussulto, ma solo un’infilata di insuccessi.
O anche in questo caso la colpa è del mercato?
Ha ragione Arturo
@Arturo. da dove esce questa notizia?
@ Arturo Non so chi sia
…. e di Ibba Maria direttore generale di Laore, che ne pensi ?