Mai avrei sperato che il Corriere della Sera potesse produrre un profilo così netto e così coerente con quello che, nel mio piccolo, anch’io ho tracciato, e non da oggi, dei Cinquetasche.
Non si pensi che i grillini siano in crisi a Roma e non lo siano qui.
I migliori del gruppo consiliare sardo, quelli che c’erano anche la scorsa legislatura e facevano seria opposizione, ora tacciono, si mordono mani e gomiti, sanno perfettamente che su eolico, sanità, trasporti, ambiente la Giunta non sa che pesci prendere. Sa perfettamente che negli anni di preparazione non della transizione verde, che ci piace, ma della speculazione energetica, che combattiamo, la Todde non era dalla parte della Sardegna, pensava e operava come i suoi avversari.
Sanno che chi vuole o deve viaggiare in ottobre dalla e per la Sardegna sta contraendo mutui per poterlo fare.
Sanno che per le follie dell’assessorato della sanità (l’ultima l’hanno fatta sul Pronto soccorso oculistico di Oristano, non riconoscendo l’appropriatezza delle prestazioni della clinica privata che lo aveva attivato, che costavano all’utente 20 euro ad accesso; adesso ne costano 100) i sardi si stanno pagando le cure.
Sanno e tacciono perché sono ripagati col potere.
La Todde è incomprensibile senza la bulimia di potere dei Cinquetasche.
Il Pd la incentiva perché vuole far ingrassare i grillini a tal punto da renderli diabetici e dunque dipendenti da cure e attenzioni e poi avviati serenamente a spegnersi pasciuti e contenti.
Scrive Massimo Franco: «È difficile affibbiare un’etichetta di destra o di sinistra a un grillismo che ha avuto come stella polare sempre il potere». Più chiaro di così? «In Giuseppe Conte si avverte invece l’istinto del navigatore sperimentato e opportunista che conosce i grillini e sa (…) come siano affezionati a cariche e incarichi di potere e di sottopotere senza limiti di mandato». Questo è neorealismo puro! Finalmente.
A pagina 4 del Corriere si può poi leggere un’intervista a una deputata di Forza Italia che lascia molto l’amaro in bocca.
La signora Boccia viene dipinta come una persona impegnata per anni ad “agganciare deputati”.
Io sono stato alla Camera dei Deputati una decina di volte, riportandone sempre una sensazione fastidiosa di ammuffita ipocrisia. La grandezza dei luoghi veniva smentita dalla miseria dei suoi abitanti.
Un giorno aspettai un caro amico nella sala d’aspetto per poi uscire con lui a prendere un caffè; ero a Roma per studiare, lui era un giovane deputato. Mentre stavo lì e mi guardavo intorno, vidi entrare una bellissima ragazza, elegantissima ma anche molto sexy; si accomodò e dopo qualche minuto comparve un attempato signore, convinto di essere bellissimo e irresistibile, sebbene potesse essere il nonno della ragazza, e uscirono insieme come un deputato e la sua assistente.
Ieri mi sono trattenuto nel raccontare i misfatti erotici della Regione Sardegna.
Cosa voglio dire?
Uso un’immagine colorita per spiegarmi: c’è chi ritiene che la prostituzione sia colpa di chi si prostituisce. Io penso che sia colpa di chi paga per fare sesso. Allo stesso modo si può dire che è il potere che aggancia, con la sua forza corruttrice, prodotta dal denaro pubblico, gli avventurieri e le avventuriere. Il contrario è indimostrabile.
Che la prematura morte di Casaleggio dovesse portare sconquassi in quel movimento,credo che ne fossimo quasi tutti convinti ; che far occupare Chigi da un personaggio apparentemente innocuo , non fosse una trovata intelligente ,ma bizzarra era evidente !!!!
Evitando che le dirigenze dei due partiti , si scannassero a vicenda per la primazia e che , il travicello Conte ,con scaltrezza levantina, facesse fuori entrambi : i due capi indiscussi dei partiti ,non era messo in conto ,ma facilmente prevedibile !!!!!!
Lo sfratto da palazzo Chigi ,e le contemporanee difficoltà giudiziarie del figlio di Grillo , non negoziabili , hanno impedito al ministro grillino , vicinissimo a Conte ,di trovare modalità di intervento che tranquilizassero il futuro del rampollo imputato ; …. la personalità di Conte,comunque, si paleso’ gradualmente :
nell’oscurare il fondatore ,
nell’ emarginare il capo politico
( non proprio un’aquila) e modificando ed ,, eliminando, tutta l’organizzazione creata da Casaleggio funzionale allo statuto ed ai programmi politici del movimento che aveva conseguito ,davvero, un sostanzioso consenso elettorale !! …….. A queste modifiche ,sopravvisse ancora , Grillo ,che per statuto era e rimaneva proprietario del simbolo e del nome accontentandosi dell’incarico di garante del movimento .
Conte,seguendo una sua strategia , avviò pertanto, ulteriori modifiche statutarie ed organizzative conservando a Grillo il ruolo di garante e responsabile del comitato dei probi viri riconoscenfogli un appannaggio annuo di ben 300.000 € a titolo di consulenza nei sistemi di comunicazione .
I problemi partitici appesantiti da mancati o insufficienti e ripetuti insucessi elettorali uniti alla la sua spasmodica voglia di ritornare a Chigi portano Conte ad ulteriori modifiche , a cui Grillo si oppone e di cui forse vedremo tuoni e fulmini nel mese di Ottobre nel corso di “un congresso ” convocato.
Non so quale incidenza ,questa similguerra apporterà nei ranghi griilini e contiani,ne se ne se ci sarà riscontro anche all’interno del consiglio regionale !!!!!! aspettiamo gli eventi e le eventuali contraddizioni rispetto a quanto espresso in passato nel precedente consiglio ed in campagna elettorale .Vedremo anche se l’innesto di Renzi all’interno del campo largo , renderà Conte meno talebano e più realista o se riuscirà ancora una volta a trovare motivo di distinzione politica e programmatica.
A giorni alterni , gli accordi con Elly , paiono reggere ,se non fosse che ……….a palazzo Chigi ,non c’è una poltrona per due, ma una sola poltrona e sono in due a volerla occupare (quando è ….se ,)
Non ci resta che attendere !!!!
Mio nonno nella sua saggezza diceva che il potere della “OMISSIS” è più distruttivo della bomba atomica
Le critiche alla democrazia e al Welfare State che vari autori hanno tentato di fare, da un secolo e oltre a questa parte (da Pareto sino a Buchanan passando per i “diabolici” neoliberisti, che nessuno si è preso la briga di leggere ma a cui tutti attribuiscono i mali del mondo da trent’anni a questa parte), son considerate delle vere e proprie eresie per il grosso della popolazione ormai ubriaca di retorica democratica e inclusiva (dopo tutto hanno i loro sacerdoti, le loro icone, i loro martiri e pure i luoghi di culto). Bisogna sempre fare salti mortali per distinguere, per etichettare, stavolta son i Cinquetasche, domani son il PD versione che “non piace a me”, dopodomani il centro destra e dopodomani i fascisti (neo, post, ultra, mega, in base a come li definisce il giornalista di turno).
Nel frattempo ogni tanto qualcuno prova di nuovo a sottolineare la debolezza delle attuali istituzioni e dei meccanismi decisionali, la leggerezza con la quale si possono allocare i soldi dei contribuenti (o dei creditori) e le conseguenze economiche e sociali di amministratori che votano e finanziano qualunque cosa possa innescare dei meccanismi di autoconservazione personale (uno stato dell’elettore medio di minorità e dipendenza ormai patologico, per intenderci). A quel punto il cagnetto di Pavlov democratico ti dice che tu vuoi affamare orfani e vedove, che X e Y hanno lottato per avere questo sistema di governo (sarebbe bello avere un Alfredo Pizzoni ancora vivo che osserva il mondo per come è e chiedergli se lui abbia lottato per questo tipo di democrazia) e che il problema è il politico X di turno e che anzi, tu sei un qualunquista.
Il giorno dopo ricominciano le danze e i salti mortali. Oggi i Cinquetasche, domani il PD, dopodomani la Lega ecc.
Egregio, come spesso accade in questo Paese senza più bussola, media e politica ci stanno smarronando da giorni sulle presunte vicende boccaccesche di un ministro vittima del Fattore F. (copyright di Licia Ronzulla che, forse, se ne intende).
E con ciò passa sotto traccia qualcosa di gran lunga più rilevante per gli equilibri della politica italiana: Beppe Grillo ha dato lo sfratto alla pochette di Giuseppi Conte, lanciandogli il guanto di sfida sul governo del M5S. Nome, simbolo e limite dei due mandati sono il terreno di battaglia e solo uno tra i due sopravviverà.
Occhio perché ottobre è alle porte e il terremoto che ne potrà scaturire si farà sentire anche in Sardegna.
Pertanto, dopo il gossip ministeriale, prepariamo i popcorn per assistere al duello tra due comici: l’Elevato e la pochette con il nulla intorno. Saluti.