Oggi l’Arst, l’azienda regionale dei trasporti, butta migliaia di euro, acquistando le prime pagine dei due quotidiani sardi, che troviamo in edicola infagottati con il suo logo e un disegno pastellato naif . Motivo? Cinquant’anni di attività.
Sono sicurissimo che queste due pagine finiranno in molti gabinetti rurali del Nuorese; certamente ne faranno buon uso gli abitanti del Marghine, quelli che utilizzano la linea ferroviaria Macomer-Nuoro, i quali ogni giorno viaggiano su carrozze ferroviarie prenuragiche e possono osservare come l’Arst abbia studiato duramente per non riuscire a spendere i soldi dell’ammodernamento dell’armamento sulla Macomer-Nuoro. Poi ne faranno uso come tiro a segno, coloro che vivono del Trenino Verde che viaggia per Bosa, uno dei principali attrattori turistici della zona, costantemente boicottato da manutenzioni lungo linea di durata infinita e efficacia nulla. Le useranno per cappellini temporanei da imbianchino gli studenti universitari di Cagliari, che vorrebbero utilizzare la metropolitana di superficie lungo tutto il suo percorso da e verso il Policlinico. Infine, le useranno come zerbino tutti i sardi dell’interno, quelli che sanno che la Sardegna come isola non è mai stata isolata, mentre le sue aree interne sì, eccome, e non hanno visto l’isolamento sostanziale ridursi perché l’Arst non calibra i suoi orari sulle esigenze dei territori (la Sardegna ha l’indice di rugosità più alto d’Italia), ma su esigenze astratte di collegamento dei capoluoghi di provincia, trasformando così l’ente da vettore di connessione e di sviluppo, a fattore di spopolamento verso le aree urbane sarde.
Ecco, questo mostro di patrimonio mal usato e senza visione, oggi si festeggia da solo buttando dalla finestra soldi nostri e regalandoli ai due quotidiani in crisi di idee e di vendite. L’Amministratore è ancora quello nominato da Solinas, ma una cosa è certa: l’assessore ai Trasporti (quella che fa fare la politica ferroviaria sarda al prefetto di Nuoro, alla faccia del Campo Largo con innesto genetico indipendentista) e la loquacissima presidente della Regione avrebbero dovuto emanare direttive chiare per il periodo di transizione tra una Giunta e l’altra (Bartolazzi sta prendendo schiaffi da tutti perché è evidente che non solo non ha uno straccio di idea, ma soprattutto non ha più copertura politica e la Sanità lo avverte in modo netto).
Invece l’Assessora dei Trasporti continua a non essere pervenuta e la Presidente commenta, anche lei da sola, le sue stesse delibere (la stragrande maggioranza di ordinaria amministrazione, che solo una stampa acefala può accettare vengano non solo assunte, ma anche commentate da chi le assume e tal quali riportate sulla stampa come grandi atti di governo), ma entrambe si guardano bene dal saper governare i rami dell’amministrazione regionale.
Qualcuno dica alla Presidente che la Regione si governa lavorando in ufficio, studiando i dossier, conoscendo le parti migliori dell’amministrazione (anziché perseguitandole come sta facendo il Campo Largo per convinta predilezione dei devoti e antipatia dichiarata verso i capaci). Se il Campo Largo lavora dal martedì al giovedì, col cavolo che mai imparerà a governare.
Altri esempi?
La Presidente afferma che affronterà la crisi idrica il prossimo 28 giugno. Dico, il 28 giugno. Qualcuno illustri la campagna irrigua al Presidente.
Ad oggi non c’è un’idea in campo sulla siccità e la situazione è gravissima.
L’Assessore dell’agricoltura, bontà sua, quello che appena nominato doveva sostituire i dirigenti delle agenzie agricole (e sono ancora tutti lì), il loquacissimo assessore all’agricoltura che mentre i Progressisti erano ancora con Soru , già tempestava la provincia di Sassari con suoi manifesti rigorosamente senza l’indicazione del candidato presidente (un fulgido esempio di lealtà), questo assessore innovativo ha proposto di dare soldi agli agricoltori in difficoltà, stessa scelta politica della sua predecessora Murgia. Una continuità che dice tante cose.
L’assessore dei Lavori Pubblici, mentre imperversa la crisi della stagione irrigua, va a controllare i cantieri conclusivi della Sassari-Olbia. Bravo! Aicci totus!
L’assessore agli Enti Locali (chiè?) si fa fare un Disegno di Legge sul ruiordino delle Province dal Consiglio e tace sul fatto che non solo è fatto male, è fatto con i piedi e punta dritto dritto e solo a nominare, male e con certezza di impugnazione del Governo, nove nuovi commissari. C’è un assessore degli Enti Locali?
L’assessora dell’Ambiente, poche settimane fa, ha dichiarato che il bando per gli idrovolanti era congruo e oggi deve correre ai ripari perché ha capito, in ritardo, che la stagione degli incendi sta iniziando molto male.
La Giunta regionale sta seduta su una montagna di denaro mai vista prima (sono state comunicate dal Mef le entrate 2024, ma il documento è secretato senza alcun motivo; si sa solo che ci sono circa 100-130 milioni in più, ma la Giunta del popolo non ne discute col popolo, se li tiene in pancia fino a fine giugno, con la certezza che non li spenderà nel corso dell’anno, ripercorrendo così la stessa identica strada di Solinas verso l’avanzo di amministrazione) e non ha alcuna grande idea strategica su come spenderli. Ma, nel frattempo, Neroni (amministratore Arst) fa il magnate pubblicitario, e la Todde si scopre glossatrice di se stessa. My not dear, ridicule is just around the corner.
Carissimo Paolo Manichedda, leggendo questo tuo interessantissimo articolo di ha la sensazione che i consiglieri regionali negli ultimi 30 anni siano stati tutti eletti in Lombardia e che non essendo del territorio non ne conoscessero i problemi. Sono arrivato in Sardegna nel 1987 e già c’erano da Donori, dove vivo dal 2016, le 6 corse ARST per Cagliari con la corriera e tali sono rimaste stessa cosa per il trenino che prima partiva da Piazza Repubblica e che negli anni e stato accorciato fino a Monserrato dando così all’ ARST di fare pagare 2 biglietti ed anche nel frattempo dai due binari ne è rimasto uno solo con la lotteria degli incroci dove se sbagli ci scappa il morto. Stanno rimettendo il doppio binario e la linea è chiusa già da un paio di anni ed ancora più divertente il tratto repubblica Piazza Matteotti che a mio avviso non vedrà, essendo del settore, mai la luce. Se il pubblicitario riconosce alla dirigenza dell’ ARST qualche benefit la stessa cosa ha riconosciuto il popolo sardo votante facendo rimanere la dirigenza dell’ ARST al suo posto e con lauti stipendi perché il benefit dello stipendio compensa la gestione della più grande azienda di trasporto della Sardegna che credo che fornisca meno del 10% del trasporto necessario. Fortuna ha voluto che le lunghe tratte siano rimaste di competenza di Trenitalia, ma anche lì il discorso sarebbe da affrontare per orari e frequenza dei collegamenti che non servono ai sardi. Esempi c’è ne sono a decine dove non sono collegati i porti dove scendono i sardi e i turisti di cui , onestamente, sembra non freghi una mazza a nessun amministratore. I lombardi e i veneti che hanno votato i consiglieri della Sardegna e delle città principali dovrebbero farsi un giro sui mezzi pubblici e non stare seduti comodamente in macchina con i vetri oscuranti per non vedere la realtà e i giornali che hanno finanziato con la pubblicità mai faranno osservare agli stessi la merda in cui stanno continuando a mettere la Sardegna. Non parlo a proposito dei sardi perché da una attenta lettura pare che li abbiano votati loro e non i piemontesi.
Voglio solo dire ci sono bus nuovi e ancora scrivono con la penna gli autisti. Sono già 2 questi bus purtroppo ancora con la penna. Invece di andare avanti torniamo indietro 😨
Risiedo a Suni, ho quasi settanta anni, percorro la strada di campagna quasi tutti i giorni per recarmi in vigna. In località “fraigada” attraverso un passaggio a livello a dir poco da terzo mondo. I pilastri di pietra che reggevano le sbarre non ci sono più, cosicché neanche le sbarre. L’attraversamento risulta complicato in quanto pieno di buche. Come me la percorrono pastori per accudire il loro bestiame. Conclusione, è così complicato verificare lo stato delle cose? Saludos.
@ Raffaele Mulas Gentilissimo signor Mulas, io sono stato un fiero oppositore della precedente Giunta, anche quando l’attuale Presidente si attovagliava a Villa Devoto con Solinas e Doria. Oggi valuto gli atti di chi governa: non ha lo straccio di un’idea, perseguita chi ne ha. Non faccio lo storico delle Giunte; cerco di tenere vivo uno spirito critico sul potere e oggi il potere si chiama Todde e non è un potere efficiente.
Alla fine ha fatto un resoconto negativo di questa giunta che si è appena insediata…l’altra invece in 5anni che ha fatto…
@Mr Candho mai no si podet a pònnere mezos prus segundhu su bisonzu!? Conoschent bene canta zente si moet e leat su mezu pùbblicu (e si no l’ischint cheret nàrrere chi si ndhe afutint) e ponent mezos mannos paret a passizare sos sediles!
L’attuale amministrazione della Sardegna, per cinque anni ha battagliato su tutto, supponendo che loro fossero i depositari delle soluzioni. Incomprensibile quanto successo tra gli amministratori della Gallura e l’assessore alla sanità già convocata(come si può che l’assessore abbandoni una conferenza perché “l’assessore” ha altri impegni. Detto questo, l’arst che si autoincensa???? Ma ha idea di quante problematiche (cambi orari, cambio percorsi, cambio coincidenze e quant’altro) ha causato nel territorio? Tutte cose decise da burocrati che manco conoscono il territorio! Ricordo da pendolare che, con la beneamata SCIA , c’era una perfetta sincronia treno-nave-pullman….con l’arst….il vuoto pneumatico.
L’arst prende dalla regione un tanto a km perciò ad Alghero non si preoccupa di rendere efficiente il servizio pubblico.Ibus passano ogni ora ma non si sa in quale minuto nei pali delle fermare non c’è il percorso e mancano i display.l’arst dovrebbe fare percorsi brevi e connessi in modo che alla fermata non si aspetti più di 8 minuti
Altro ente pubblico Sardo = altro carrozzone, *SPENDACCIONE, ORBO, INCONCLUDENTE E DANNOSO, per le casse pubbliche, per l’appunto e conseguentemente per le tasche dei cittadini!!!
Che si vergognino tutti e abbiano almeno per un attimo, un sussulto di dignità,.,
Mah, Sardi e somari siamo…
Non vorrei sbagliare, ma se non ricordo male, proprio l’arst, è l’ente che in tutti i suoi 50anni di vita, soltanto un anno ha raggiunto il pareggio di bilancio, tutti gli altri 49 anni, ha chiuso sempre in gravosa e misera perdita!!!
Che altro aggiungere?
Non capisco per quale motivo nessuno si prenda la briga di controllare come realmente spende i nostri soldi un’azienda come l’ ARST visto i milioni di finanziamenti che ogni anno gli vengono concessi.
Percorro da anni per lavoro tutte le bellissime strade dell’entroterra sardo,e non faccio altro che incrociare molti pullman dell’Arst uno dietro l’altro perennemente vuoti.
Anni fa diedi un passaggio ad un turista inglese che doveva spostarsi da Santa Maria Navarrese ad Ulassai.
Quando capì che ci sarebbero volute circa 7h per raggiungere la meta (circa47km) desistette.
Stamattina quando ho visto la copertina dei quotidiani,ho pensato esattamente la stessa cosa.
Vorrei mezzi più piccoli per percorrenze meno trafficate. Almeno per coloro che non hanno o non possono più avere mezzi propri. Ma suppongo non fattibile.
@ Ginick In genere, quando si fanno scrutini così estesi, non si ricorre all’anonimato, che toglie credibilità allo scritto e a chi scrive. Per il resto: io non sono a favore dell’off shore, ho solo scritto che la Regione dovrebbe lottare perché sia computato nei Giga che i decreti ministeriali (a torto o a ragione, per me a torto, ma la legge è legge) assegna alla Sardegna. La campagna dell’Unione manca di autorevolezza proprio perché ha un tasso eccessivo ed esplicito di manipolazione delle masse, di accensione degli animi. Mi sbaglio? Lo vedremo.
In tutta italia (penisola) è un proliferare di Bandi che danno ossigeno a star tap, piccole imprese ,consorzi.
Qui non si muove nulla .
E il nulla lo pagheremo a caro prezzo,con incendi e devastazione del territorio con pale eoliche e fotovoltaici.
La vergogna dell’arst che festeggia ,è un’altra delle cose che mettono tristezza,cosa festeggiano la loro pochezza in servizi ?
Cinquant’anni di nn gestione, una visione dei servizi arcaica dove conta solo fare km, perché pagati a KM, se si pensa che per fare 60 KM ci si impiega dalle 2 ore in su, scarsi collegamenti con porti e areoporti, personale senza divise, depositi sterrati con polvere , senza stanzino per personale, senza bagni per le donne, senza un minimo di sicurezza, aperti a tutti, senza impianti antincendio, pulizia sia dei mezzi che dei locali aziendali meno che scarsa. Potrei andare oltre ma non cambierebbe nulla, sino a quando non cambieranno i vertici aziendali, dediti all’immagine e non alla sostanza
Parole sante!
Si vede che da anni non vai in ‘postale’ sennò avresti visto all’ingresso dei macchinari elettronici per pagare i biglietti. Montati nel 2021 non sono mai entrati in funzione.. tu che puoi, esporci qualche informazione. Saluti
Apprezzo il suo pezzo odierno sull’arst spendacciona e la incapacità gestionale dei problemi da parte di una giunta regionale da trasmissione tv tipo ‘ Dilettanti allo sbaraglio’ Ritengo superfluo il suo articolo sul prof. Casula, mentre trovo assai interessante la disanima sulle Province e sui suoi eterni commissari. Non concordo affatto su alcune osservazioni, peraltro fuori tema, sull’Unione Sarda ove Lei genericamente afferma che la gente ( uno, mille, centomila? non è dato sapere) diffida della campagna che da tempo conduce contro l’invasione eolico – fotovoltaica portata avanti da speculatori privi di scrupoli ai danni della Sardegna. Peraltro sono in attesa di conoscere quali motivi tecnici La inducono a valutare positivamente la invasione di pale eoliche nel nostro mare. Le suggerisco: vada poi ad llustrarle a Carloforte, a Portoscuso, a Calasetta, a Gonnesa ecc…
Cordialità.
Mi sembra che il tutto non faccia una piega, avranno bisogno di tempo, qualcuno potrà obiettare… finora la politica è corsa ansimando solo per riparare le falle ma oramai si è su tutti i fronti con l’acqua alla gola. Agere non loqui.