Oggi L’Unione Sarda fa un richiamo all’articolo scritto sull’Osservatore Romano da Pier Luigi Bersani.
Trovate l’articolo di Bersani qui.
Vi invito a leggerlo. Vi prego di leggerlo. Descrive il modo in cui anch’io sono diventato cristiano.
Sono un anticlericale convinto.
Non mi piacciono i preti che nascondono dietro l’apparente voglia di salvarti, la sostanziale voglia di dominarti. Sono troppi i sadici che hanno frainteso il loro istinto di dominio con una chiamata.
Non mi piacciono i preti ignoranti, chitarranti.
Non mi piacciono i preti sottananti, lefebvriani (mi dicono che ve n’è un gruppo che sta colonizzando la Sardegna occidentale da Sassari al Montiferru), che minacciano il diavolo e l’inferno a ogni sospiro.
Penso che Lutero abbia preso un grandissimo granchio sul libero arbitrio e sull’eucarestia, ma penso che avesse visto giusto sulla confessione. I preti che non vedono l’ora di confessarti puzzano di dominio e quelli che ti confessano come uno psicologo mi stanno sulla punta del naso. Un pastore sardo mi ha confidato di confessarsi con un albero: non è male. Si dirà che se la canta e se la suona da solo, ma meglio la monodia con tracce di alibi che la polifonia con tracce di dominio e di ignoranza.
Non sopporto molti vescovi. Sembrano dirigenti o del Pd o della Pubblica Amministrazione o della Questura.
Sto all’essenziale, e l’essenziale è che Uno è tornato dalla morte dando così prova di essere l’unico al centro della vita dell’universo. Chi sa vivere come Lui mi interessa, chi ne straparla o lo usa mi infastidisce.
So perfettamente di apparire quale sono, uno in perenne conflitto con i propri demoni, ma ho anche la certezza di non essere solo e di potermi sostenere solo se mi distolgo da me stesso dedicandomi seriamente agli altri. Mi perdo e mi ritrovo e nella fatica di ricostruirmi ogni giorno, ammazzo il peggio di me.
Uno è tornato dalla morte dando così prova di essere l’unico al centro della vita dell’universo. Chi sa vivere come Lui mi interessa, chi ne straparla o lo usa mi infastidisce. Ecco, onorevole Bersani. Se credi che Uno è risuscitato dai morti dopo avere vissuto testimoniando il vero AMORE, abbracciando gli ultimi e i più bisognosi, non capisco perché fai dipendere la tua fede dal modo di vivere di alcuni preti. Mio zio, camilliano, dopo 34 anni di apostolato in Burkina Faso, nel 2001, è stato trucidato in una prigione di Ouagadougou da un prigioniero, a cui stava facendo del bene… Ha fatto in tempo a dire: ” lasciatelo stare…!” Ora è sepolto lì in Africa. I suoi figli spirituali, ora sono preti, tutti laureati in medicina, in biologia, in farmacia, infermieri specializzati… Continua a fare il bene anche dal Cielo… Da 50 anni sono medico e, nel mio rapporto medico paziente, sono guidato dai principi religiosi che mi ha ispirato mio zio, prete martire, e mi hanno fatto andare ” oltre” gli impegni puramente sindacali. Prendersi cura dei sofferenti, con empatia e tanta disponibilità è faticoso, ma non ci sono libri di medicina migliori per addolcire il dolore… Grazie Gesù, grazie Zio, grazie Amici pazienti…
Ho vissuto un anno di scambio interculturale in Brasile negli anni 80 quando ancora c’era la dittatura e lì, in uno dei quartieri ghettto più popolosi di San Paulo ho incontrato un giovane (e bellissimo) sacerdote, laureato in ingegneria, che faceva umili lavori in un immondezzaio attorniato da ragazzi giovanissimi. Senza parrocchia predicava dove miseria e degrado si respiravano come parte inscindibile dell ossigeno.
Da atea convinta e con la supponenza critica dei 18 anni gli chiesi perché non metteva la sua specializzazione al servizio e per il cambiamento di quella devastata società. Con semplicità mi fece capire che la sua opera quotidiana tra quei ragazzini era molto più incisiva di qualsiasi progetto ingegneristico.
Solo da adulta ho avuto la buona sorte di trovare la fede e qualche volta mi ritorna in mente quel prete e penso che forse quello era Gesù.
….questo rappresenta l’esteriorità che opprime la religione…l’essenza del cristianesimo è altro…… vado oltre
caro Proff.,
Pierluigi Bersani è un uomo vero,anche se talvolta si puo’ non essere d’accordo con lui come l’ultima in Sardegna e,per quanto mi riguarda ( come piccolo imprenditore) con una liberalizzazione che ha fatto piu’ danno ai consumatori che vantaggi…..Ma un uomo lo si deve giudicare dalla sua Onestà(non quella declamata da qualcuno) l’Onestà quella vera.
Daltronde Gesù era,anche lui, “di Sinistra” non certo fascista.Se poi sia davvero esistito ci verrà confermato quando non ci saremo piu’.Ma i Preti di cui parla Pierluigi sono quelli che ci hanno dato una buona ragione per fare un ragionamento che mi ripeto ad ogni Natale.
Non sò se sia vero, non sò se sia nato e risorto,non sò come sarà dopo e se ci sarà….ma la storia è la piu’ bella che potevo ascoltare e quei Preti mi hanno dato una ragione per crederci e chiudere gli occhi senza il rimorso di aver fatto del male: sprecando così la Vita se non ci sarà un dopo….concordo con lei…un saluto.
Grazie Prof
splendida segnalazione
Grazie Professore ! Ma, le ultime righe le ho dedicate ai due aneddoti dell’on. Bersani, in veste di chierichetto e quel meraviglioso quadretto che solo giovanni Guareschi poteva dipingere nella Bassa. Sta però che di mio, mi metto dietro la lavagna per 15 giorni. Ok?
Bellissime parole, Cristo non ha mai parlato di religione ( dal latino religare) , Santa romana chiesa e gran parte dei sacerdoti, vescovi e cardinali invece hanno fatto di tutto per religare i propri sudditi. Cristo ha sempre parlato di amore incondizionato, di giustizia e pace. Va però detto che ci sono stati e ci sono tanti sacerdoti, sparsi nel mondo, che diffondono il pensiero di Cristo, anche spesso in contrasto con Santa romana chiesa, stando in mezzo alla povera gente e combattendo contro le ingiustizie di chi ha solo sete di potere. Bravo Bersani, usa sempre un linguaggio che arriva alle orecchie di tutti in modo chiaro e sempre rispettoso
@ pds Ma è possibile che sempre, sempre, si riconduca tutto alla politica? Si riesce a pensare ad altro una volta alla settimana?
Ed ha avuto anche un’educazione cattolica…. E se non l’avesse avuta quali altri disastri avrebbe combinato agli italiani?
Non gli perdono la lenzuolata di false riforme e il capo chino contro il fascismo pentastellato.
….e chi non è in perenne conflitto con i propri demoni? Alzi la mano!
Bersani: uno della mia generazione che non sa di odore d’incenso dell’altra chiesa, quella comunista.
L’ho apprezzato da ministro dell’industria, molto meno da segretario del PD e da competitor di Berlusconi nelle elezioni nazionale del 2013, portando il centrosinistra a pareggiare una partita che sembrava vinta tre a zero.
Mi resta nella mente l’inadeguatezza da laider del primo partito nazionale ,quando incontrò i grillini, pietendo un appoggio al tentativo di formare un governo; non portando nulla a casa e facendosi pure sbeffeggiare da quattro ignoranti.
Non condivisi il dissenso nei confronti della segreteria di Renzi, quando il fiorentino si prese la ditta e Bersani insiene a d’Alema, organizzarono la gran cassa contro il referendum….dimenticandosi la ‘bellezza’ della democrazia. Ovvero il rigore lo tira chi ha sottobraccio il pallone..
Trovo bella e condivido l’idea di che cosa devrebbe essere un sacerdote. Bersani, in una regione a tasso alto di comunismo, ha trovato quella che dovrebbe essere la chiesa degli ultimi. Quasi da vangelo.
Una testimonianza toccante. Quanti di noi sono cresciuti in parrocchia, in oratorio. I preti così c’erano e ci hanno formato. Magari non siamo diventati i cristiani devoti che si aspettavano, o forse si. Ma abbiamo appreso il valore della solidarietà e della lealtà. Per questo vanno ringraziati.
Mi ndhe allegro, Pàulu!
Fortza paris! (chi no est sardismu de Sardos, ma bisonzu e bene universale, libbertade e responsabbilidade umana e menzus cristiana, e cosa/fatos de no fàghere “tra parentesi” candho nos avassat tempus).
Bersani lo stimo per tanti motivi. Anche io non amo molti preti e suore … ma credo profondamente e se non credessi non so proprio cosa sarebbe stato di me …