Alessandra Todde, Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, ha partecipato ieri a un’assemblea del partito politico Movimento 5 Stelle.
Ha dichiarato:
“Il Popolo sardo è in catene a causa delle clientele e della corruzione” (secondo La Nuova Sardegna);
“Libereremo i sardi dalle catene della corruzione, del clientelismo, del malaffare” (secondo L’Unione Sarda).
Quando un presidente della Regione si esprime in questi termini, deve evidentemente avere prove di ciò che dice e dunque dovrebbe attivare due luoghi di confronto: la sua coalizione e la Procura della Repubblica, perché la corruzione e il malaffare sono reati, non costumi. Il clientelismo è più generico ed è meno impegnativo evocarlo, anche perché il primo clientelismo italico è diventare parlamentari per nomina e magari in collegi estranei alle proprie aree di impegno e di interesse. Corruzione e malaffare sono cose molto serie, sono i nuovi generali del diavolo che hanno soppiantato l’antica trinità del peccato: spiritus fornicationis, spiritus gulae, spiritus avaritiae. I Sardi sarebbero oppressi non dallo spopolamento, non dal fisco ingiusto, non dai poteri mancanti nel settore dei trasporti, non da un sistema formativo deficitario, non da un pessimismo esistenziale che non ci fa fare figli, non dalla colonizzazione energetica, non da un rapporto sbagliato tra città e campagna, non dall’assenza di una visione nazionale, no, da niente di tutto questo; i Sardi sarebbero in catene perché soffocati dalla corruzione. È una vera agnizione giustizialista! A quando i primi arresti?
Insomma, l’esordio pubblico della Presidente in carica è sulla questione morale declinata come questione legale. Evidentemente la Presidente ne ha parlato con gli alleati e insieme hanno individuato le aree corrotte da bonificare, i settori colpiti, i rimedi da mettere in atto. Oppure no. Oppure è una trovata manettara Cinquestelle, che rende omaggio alla moda Superficiale Lubente del brand politico dominante. Se è così, qualcuno ricordi alla Presidente che quando parla il Presidente non lo fa per dare aria ai denti. Un Presidente che parla di corruzione come malanno principale della Sardegna fa una dichiarazione grave che ha il dovere di dimostrare.
Adesso vedremo, attentamente, cosa farà.
Paolo, hai pienamente ragione. Invece di dirlo in un’Assemblea, faccia la cosa più corretta: Vada in Procura
@ Roberto Io non do addosso a nessuno, ma la parola ha un senso morale, come diceva Gramsci, e affermare che il problema principe della Sardegna è la corruzione è tanto coerentemente grillino, quanto altrettanto falso. La Todde per me ha tutto il tempo che vuole per fare bene e, se lo farà, io non mancherò di dirlo. Tuttavia, il compito che mi sento di interpretare è sempre quello di un’analisi critica dei comportamenti del potere. Oggi la Todde è il potere.
Premetto che non mi è simpatica, non l’ho votata non mi piacciono i 5S ma, ad essere sincero, non escludo che possa fare qualcosa di buono non foss ‘altro perché escludo che possa avere protervia nel delinquere amministrativo dimostrato dal precedente Governatore.
Non credo sia corretto darle subito addosso solo perché in un discorso non è stata precisa. Magari non era opportuno esserlo. Infatti se le intenzioni erano quelle di fare riferimento alla “questione morale” dentro la Regione Sardegna intesa come struttura amministrativa, be’, la Todde ha ragione da vendere. Basti pensare alle nomine e alle conseguenti vicende giudiziarie che obbligano Solinas a continuare a difendersi nelle aule giudiziarie anche se il suo mandato è scaduto
Certamente se le future nomine negli assessorati e in tutti gli uffici amministrativi che devono darci un nuovo governo saranno fatte con criteri diversi che non siano quelli di spartizione di poltrone e illeciti vantaggi, la Todde sarà molto meglio di Solinas. È vero, ci vuole poco ma, una dichiarazione programmatica che facesse riferimento alla volontà di combattere corruzione e clientelismo è quanto di meglio possiamo sentire. Sarebbe stata perfetta se avesse precisato che parlava riferendosi proprio all’amministrazione regionale verticistica.
….su groddhe perdede su pilu , ma muntenede sas trassas !!!!
Il verbo grillo/contiano ha parlato !!! Adesso attendiamoci ,in chiave populistico/ manettaro le copiose guidate conferenze stampa sul “nulla” , sperando non siano notturne come usanza del suo mentore nazionale .Che Dio ce la mandi buona !!!!
Obiettivamente mettere la corruzione al primo posto tra i problemi della Sardegna è ciò che ci si sarebbe dovuto aspettare da un membro apicale del direttivo nazionale di M5S . Lo scintillio delle manette funziona molto bene sotto l’aspetto comunicativo.. Poi il fatto che crei solo danni senza portare alcun beneficio programmatico e politico alla Sardegna è un effetto collaterale accettabile,
Non è un buon modo di incominciare
Io per il momento attendo impaziente di sapere a chi verranno affidati i compiti basilari della giunta regionale e di verificare in breve (anche ben prima canonici 100 giorni) se e quanta aria sarà cambiata o sarà destinata a cambiare nel tempo a disposizione.
Sanità, Trasporti, Industria, Programmazione, Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Lavoro, Turismo, Istruzione, Ambiente…. spesso si tratta di apparati cristallizzati, forse anche elefantiaci (vedi ELFU)….e poi le Agenzie allo sbando per un verso o per un altro (ARPAS, ADIS, ARGEA….) e tantissimi ancora. Chissà se basterà il tempo, dando per scontata la volontà.
Ammetto che come priorità auspico che vengano individuati uno a uno tutti i dirigenti mandarini che facendo di volta in volta i raccattapalle, i portaborracce, i palafrenieri, i paragnosti, in questi 5 anni, pranzandoci assieme, hanno tutelato oltre che i propri, anche i desideri dei sodali dei capetti, sbrindellati, incapaci o furbastri, che se ne avvalevavano amministrativamente. E una volta individuati vengano possibilmente affidati a ruoli inerti.
probabilmente sto invecchiando…anzi di sicuro…..ci sono evidenti segnali.
Ieri mi è capitato di sentire L’improbabile senatore Licheri, quello che aveva apostrofato i Sardi che non lo avessero votato come dei CRETINI……in altri tempi mi avrebbe assalito un imponente attacco di incazzatura e voglia di tirare una scarpa verso la sua immagine…..invece ho avuto un’altra reazione, nemmeno di fastidio quanto di commiserazione, verso tanti di noi che lo dovranno sopportare per un po’ di tempo, sino a quando verrà sancito universalmente che di CRETINO certificato OMISSIS ………sì, lo confesso: sto invecchiando.
Vedremo la Sardegna, senza attendere tanto, tristemente affondare col governo di questa sprovveduta, miracolata epifania di un criminale sistema elettorale
De karroga non naxidi piccioni. È il loro marchio,,,,,,, noi pentastellati siamo bravi e puri e gli altri sono tutti delinquenti. Dopotutto basti vedere (o sentire) Travaglio e company (uno che dà del pluricondannato a Berlusconi e dimentica che egli stesso ha 14 condanne)