«Ciao, sono Manuela e ho bloccato la strada insieme allo studente di Uras. Studio giurisprudenza a Cagliari e il daspo di 3 anni è stato dato anche a me, reprimendo il mio diritto allo studio, e dandomi una sanzione sproporzionata rispetto a quanto accaduto. Per chiunque volesse manifestare solidarietà o fosse interessato a parlarne o a conoscerci, io e lui saremo in collegamento ad una presentazione a Cagliari, giovedì 16 novembre alle 18:00 al bar della MEM in via Goffredo Mameli.
Grazie a tutti della solidarietà.».
Salgono così a due gli studenti dell’Università di Cagliari, puniti col massimo della pena dopo una istruttoria evidentemente rapidissima, dal Questore di Cagliari, per il blocco stradale di via Roma di circa una settimana fa.
La cosa che più stupisce è che il caso venga discusso in un bar, non in un’aula o in una sala convegni.
È proprio vero che l’ingiustizia è sempre un drammatico caso privato.
Leggo sull’Unione Sarda On line che sono stati revocati i fogli di via ai due studenti.
Finalmente una buona notizia.
L’esempio dell’ambulanza era, appunto, solamente un esempio. Avrei potuto fare anche quello di chi stava andando a sostenere un concorso pubblico per trovare finalmente il lavoro della propria vita. O di quello che stava andando a vedere per la prima volta il figlio appena nato. O di quella che stava andando a dare l’ultimo saluto alla madre che sta per andarsene per sempre. Sono solo esempi, e in un calcolo statistico, sebbene poco probabili, sono comunque possibili. Il tutto per assecondare le paturnie inutili di persone che sono vestite da cima a fondo con indumenti prodotti con petrolio, che fermano auto che tengono i motori accessi e sprecano petrolio, e che sono arrivati lí e si spostano continuamente con mezzi che funzionano grazie al petrolio. Piú che una protesta sembra un gioco.
Saluti.
@ Pietro Non sono d’accordo. Non si può essere costretti al trasferimento. Grazie a Dio, l’ordinamento giuridico dello Stato non ha il senso del penalismo universale che ha lei.
Non vedo negazione di diritto allo studio. Basta chiede trasferimento ad altra sede. Ma la voglia di polemica è tanta da non capire la gravità di ciò che si è commesso. Senza alcuna autorizzazione non si può. Chi si beffa delle regole si aspetti conseguenze!!
@ Lucio Lucio, io capisco il fastidio per il disagio, ma forse noi dobbiamo capire che gli Stati non cambiano rotta se i popoli non si fanno sentire.
Giusto protestare ma nei dovuti modi, non possono rimetterci coloro che vanno a lavorare, studiare, in ospedale o in qualsiasi parte della città.
La libertà degli altri non può stravolgere la mia.
Non si manifesta bloccando il traffico, andate e fermate chi occupa le poltrone che dirigono il nostro mondo e non chi svolge una vita normale.
@ Verissimo Kita, pensa che io vado a cercarmi sentieri solitari senza neanche il problema delle carreggiate. Ma quelli che bloccavano, volevano dar fastidio per far pensare anche te sul fatto che piove sempre di meno, i ghiacciai si stanno sciogliendo, i mari alzando, i deserti ampliando…. che dici? Ti riguarda?
@ Giorgio Adesso entrano in scena le ambulanze! Mai bloccate da nessuno. Se si pensa che la iperpenalizzazione della società, il panpenalismo che sta dietro il Daspo di tre anni, sia la via d’uscita, lo si dica pure. Io sarò dall’altra parte. Manzoni non ha insegnato nulla. Nessuno ha introdotto pene per ogni attività umana come le grida spagnolesche. Eppure tutti continuavano a delinquere.
In compenso puoi tagliare acqua, luce, benzina e medicinali ad un’intera popolazione, bombardare edifici civili, ospedali, ambulanze, scuole istituti di culto e campi profughi, massacrare civili, anziani, donne e bambini, usare armi vietate da organismi internazionali come il fosforo bianco e lasciare morire neonati nelle incubatrici fischiettando in scioltezza e il massimo che puoi ottenere se provi a lamentarti è l’accusa di essere anti semita. Siamo veramente alla deriva più totale.
Allora il problema è la misura (il daspo) non il fatto che lo abbiano dato a Giulia o a Tizio. A me sembra una misura poco efficace perché Giulia o Tizio potrà creare gli stessi disagi in n-1 città, ma questo non le impedirà di rovinare potenzialmente la vita a qualcuno che magari in quel momento si trova in codice rosso in ambulanza.
Saluti
Mi piaciono le strade a doppio senso, poter camminare liberamente in una direzione o nell’altra, io occupo mezza carreggiata, non costringo nessuno a venire nella mia direzione…. 🤗
@V. https://ultima-generazione.com/donazione/
https://ultima-generazione.com/donazione/
Ho la fastidiosa sensazione che per reati ben più gravi ci siano persone molto più pericolose oggetto di provvedimenti giudiziari che continuano a girare più libere e indisturbate di quanto potranno fare questi studenti.
Credo che qui non si stia discutendo della sanzione in se, che è un atto dovuto, ma della sua proporzionalità, che la può rendere un atto giusto oppure profondamente ingiusto.
Il solito problema italiano, si usano i cannoni contro i passeri e le fionde contro le belve.
Ma si sa, il nostro tempo è preziosissimo, guai se non si parte appena scatta il verde al semaforo. Figuriamoci rimanere fermi nel traffico perché dei giovani protestano perché hanno paura per il proprio futuro.
Per chiarezza, condivido in pieno i motivi della protesta ma non il metodo. Ne è la prova che anche in questo spazio la nostra attenzione è tutta rivolta alla sanzione subita e per niente al tema della protesta. Infine, non condivido l’enormità della sanzione, e per questo i ragazzi hanno la mia piena solidarietà, per quanto possa contare.
@ Viola On line, on line.
Domanda: ma se ha il Daspo come è possibile che la settimana prossima possa organizzare un incontro a Cagliari in Via Mameli? Violerà il daspo?
@ Giorgio No, Giorgio, con l’unica differenza che un Daspo di tre anni è un’enormità.
Io gioisco quando sento di giovani che protestano, che manifestano, che si appassionano, che vivono un impegno sociale.
A loro- i giovani, intendo- non stiamo solo togliendo il futuro, gli stiamo togliendo ora l’aria per respirare, e quindi vivere.
Quando lo Stato fa il forte senza la calmieratura del buon senso, fa un danno enorme.
Esprimo la mia convinta solidarietà allo studente di Uras, a Manuela ed a tutti i giovani come loro.
Si può manifestare il dissenso ma ci sono delle regole. Una manifestazione deve essere autorizzata. Se io mi mettessi a bloccare l’entrata dell’’Università perché sono contro i motivi che la hanno portata a bloccare una strada pubblica le starei impedendo il diritto allo studio. Esattamente come fa il daspo, con l’unica differenza che probabilmente il daspo lo prenderei io.
Saluti
Io penso che se qualcuno a qualsiasi titolo e x qualsiasi ragione mi bloccasse la strada lo farei spostare con le buone o meno.scusatemi la franchezza ,la mia libertà confina con la tua,…regola primaria di pace e convivenza sociale.se non è stato insegnato questo principio forse è meglio tornare alle elementari…
Un paese indegno
La meglio gioventù.
È quella che nel 1945 riempì del suo sangue le terre del nord Italia.
E li chiamavano banditi.
È quella gioventù che io non ho vissuto, drogato dal ventennio più assurdo,
gli anni 80 e 90.
Drogato dall’illusione di un mondo di cartapesta.
Oggi il mio disimpegno presenta il conto a questa generazione.
Un conto durissimo.
Una società di sordi, ipocriti, capaci di scandalizzarsi per chi si ribella e inermi e proni innanzi a ministri corrotti, a una classe politica intoccabile e al malaffare che ci ammorba l’aria e non ci fa vivere.
Che passino altrove le ambulanze.
Con scarpe chiodate stanno pestando questo embrione.
Troppa fretta di sentenziare.
È un messaggio chiaro alla meglio gioventù.
Ignazio s’Antigu
@ Stefano Locci La domanda è lecita e mi pare sia al centro del dibattito italiano sul diritto di sciopero (se uno sciopero non arreca disagi e costi, che potere negoziale ha?). Ma il problema sollevato è l’applicazione del massimo della pena così da impedire a due studenti di concludere gli studi nell’ateneo cui sono iscritti.
Fatemi capire ….quindi in nome della libertà di manifestazione sono legittimato a limitare la libertà di circolazione e/o di fruizione di un servizio?
Bello così …..
Saluti
Enrico : le regole le devono mettere i governi e se non vogliono blocchi improvvisi ..devono organizzare spazi e luoghi dove si possa discutere e parlare dei problemi ,analizzarli e pubblicizzarli perché tutti si facciano un opinione ….e possano fare una scelta.
Invece chi vuole mettere in evidenza un problema è costretto a fare azioni fuori dalla norma e dalla buona educazione ….. dai pastori agli studenti ,dagli ospedalizzati ai disoccupati, ai disabili ecc. ecc
Ci siamo ..l’intolleranza massima sta per arrivare…..non si accetteranno più scioperi -…..come dice Salvini ” L’italia deve correre ” lavorare ,pagare le tasse per avere i bei servizi che abbiamo, e concorrere a sanare debito pubblico enorme del quale noi non abbiamo mai autorizzato l’attivazione .
I giovani non dovranno neanche permettersi di avere dei momenti dove potranno manifestare il loro dissenso per le questioni tipo Guerra, esercitazioni militari inquinamento e cambiamento climatico e leggi elettorali. Dovranno studiare e cercare accozzi per lavorare oppure emigrare , al massimo potranno cercare su Facebook di fare una protesta che se troppo fastidiosa verrà censurata senza pietà.
Fra un po’ avremo i vaccini a Settembre obbligatori per tutti e per tutto quello che decideranno e con un contributo da pagare con un F23 alle Poste o in banca (con la tessera sanitaria)
L’euro digitale collegato alla tessera sanitaria .
Dovranno raddoppiare le trasmissioni tipo ” ballando con le stelle” e le lotterie e i pacchi.
Per sognare…….
Era un obbligo ostacolare la strada, no .
Mi pare inutile continuare a scrivere che per me questi comportamenti vanno repressi. Il “mio argomento chiuso” era riferito a questo. Se è stata una frase sgarbata me ne scuso.
@ Marco No, il problema non è la durezza, ma la velocità dell’istruttoria e l’applicazione subito della pena massima.
@ Enrico Bel modo di discutere. Quando qualcuno dissente, argomento chiuso. Il Daspo ha effetti immediati rispetto a un processo. A me non sta bene l’abuso di libertà, ma neanche quello di potere.
Il mio commento era rivolto a quanto scritto da Piè il quale faceva adombrare l’idea che i pastori fossero passati indenni da procedimenti. Che i processi poi siano finiti con assoluzioni non vuol dire che non si siano, anche in quei casi, adottati provvedimenti. Più pesanti di una daspo visto che sono finiti a processo. In ogni caso argomento chiuso. Se per voi va bene che in Italia tutti possano fare tutto senza regole, va bene a tutti. A me no. e spero che anche la classe politica che ci governa e ci governerà non sia incline a questo benevolenza.
P.S nessuno risponde sull’ambulanza
Buona giornata
Buona giornata
Caro Paolo,
Le manifestazioni di protesta una volta provocavano disagio alla cittadinanza come effetto collaterale – un grande corteo (autorizzato, quindi i cittadini sanno in anticipo cosa accadrà e possono regolarsi di conseguenza) che attraversa una città ha naturalmente ripercussioni sul traffico e quindi sul funzionamento dei servizi – oggi le manifestazioni di protesta, contro qualsiasi cosa, hanno come obiettivo i cittadini.
Questa volta il questore è stato duro, mentre in precedenza no?
Bene, speriamo che questo precedente “faccia giurisprudenza” e la prossima volta sia duro anche con gli altri.
Enrico, informarsi non è difficile, ma mi pare che per te lo sia. Appunto, niente Daspo ai pastori e i processi si sono conclusi per lo più con assoluzioni.
I pastori sono andati a processo. Altro che Daspo. Informarsi è difficile ?
Spero che un giorno non capiti che l’ambulanza che trasporta un nostro familiare arrivi in ritardo perchè questi signori fanno un picnic non autorizzato sulle strade pubbliche.
Manuela, è possibile in qualche modo dare un contributo per le spese legali?
Calcisticamente si chiama daspo ? Or bene , vista la solerzia della questura di Cagliari contro gli studenti, mi domando quanti daspo avrebbero dovuto distribuire le questure di Nuoro, Oristano e Sassari, se avessero usato la stessa stanga con i pastori che hanno bloccato le strade, quando hanno versato il latte sulle carreggiate, quando hanno assaltato le autobotti che trasportavano il munto verso i caseifici ?. Tutti reati penali. Di tutto questo casino c’è un mandate per fini politici: il presidente della coldiretti Cualbu, che non solo non è stato perseguito, ma rieletto a capo dei gilet gialli sardi .e accolto trionfalmente da Solinas a villa devoto.
Manuela, fate sapere in qualche modo se possiamo dare un contributo per le spese legali