Alcuni avvocati mi hanno segnalato un clamoroso errore nel mio post di ieri.
Il magistrato non è esentato dal deposito delle motivazioni della sentenza di assoluzione di un imputato (nel mio caso l’imputato era la società Delcomar) solo per il fatto che anche il PM ha chiesto l’assoluzione. Prima o poi le motivazioni verranno depositate.
Prima o poi, nel frattempo gli amministratori giudiziari hanno incassato, la proprietà si è ammalata di amarezza, il Gip che ha preso un abbaglio grande come una casa è sempre al suo posto, il PM che ha costruito l’indagine sul rancore sociale e giornalistico continua imperterrito a fare il PM e il mondo continua a girare.
Niente da rettificare, invece, sullo scandaloso caso dell’ex sindaco di Palau arrestato subito e assolto dopo sette anni: la vittoria del mattone alberghiero e delle sue articolate ramificazioni è ribadita, certificata e suggellata. La bella Gallura è pericolosissima per i troppo onesti.
@giovanni
Concordo su tutto
Sentenze con errori marchiani che però guarda caso non possono essere invalidate (il famoso mero errore)
Disgustoso
Nelle cause civili la mia esperienza diretta riscontra la presenza di clamorosi casi di aincompetenza, smaccato pressappochismo e routinaria superficialita. Individui togati che per quel che ho visto neppure leggono tutte le cosiddette carte del fascicolo che tuttavia (o conseguentemente) emettono decreti penali destituiti di fondamento. Magistrati che se fossero studenti delle scuole meriterebbero bocciature solenni o, se proprio il consiglio di classe è magnanimo, sospensioni del giudizio e sessione di esami di riparazione per loro. Nella realtà prevale il finale col taralluccio e il vermentino a seguire.
I casi giudiziari di Pala e Del Giudice ( Delcomar) sono vicende certificate di ORRORI ED ERRORI della magistratura. Un pubblico dipendente sarebbe stato quanto meno soggetto ad indagini per provvedimenti disciplinari. Il principio di indipendenza della magistratura non dovrebbe negare o impedire l’avvio di una indagine disciplinare volto ad esaminare quanto avvenuto e le conseguenze sulla vita dei presunti indagati. La loro salute è sta compromessa. Non è giusto che i magistrati rilevatesi incapaci se non in mala fede non paghino alcunché . La politica non può continuare ad essere succube di una parte della magistratura agisce contro la Costituzione. Deve essere creato un meccanismo che consenta alla politica di indagare i magistrati quando le indagini o altre pronunce della stessa magistratura dimostrino l’inconsistenza delle accuse. Nella vicenda Delcomar si sono violati i normali principi del diritto tributario e civile. Una proposta di legge è indispensabile.
Come sempre paghiamo noi indifesi e onesti cittadini, loro sono e purtroppo restano una casta di intoccabili.
IL MONDO AL CONTRARIO