Iniziamo dalla notizia principale: chiude la radioterapia del Businco di Cagliari. Se c’è una verità non detta è quella dei malati oncologici dopo la pandemia. Poiché non muoiono tutti insieme, cioè nello stesso momento, il fenomeno resta nascosto. Ma stanno morendo in tanti. L’assessore Doria, il festante ottimista, dice che la radioterapia ha chiuso per un importante ammodernamento tecnologico e che adesso (!!!!) convocheranno i dirigenti “per limitare i disagi”. Bravo! Chi è responsabile di importanti servizi pubblici lavora proprio così: chiude per ristrutturare e pensa ai disagi dopo, non prima. Un genio!
La candidatura di Lula per ospitare ET è una vittoria celebrata, ma è una vittoria essenzialmente dei lulesi che cominciarono a credere in questa riconversione delle loro vecchie miniere quando nessuno, dico nessuno, ci credeva. ET è una lezione di come rendere vincente una buona idea a dispetto della distanza delle istituzioni più forti: molta scienza e piccole comunità coese è una formula vincente. La stessa formula, in Sardegna, avrebbe dovuto guidare più di uno degli interventi del PNRR, invece è così poca la dimestichezza della Giunta con questa opportunità che, sul profilo Instagram della Regione il PNRR è diventato il PNNR. Capita, quando non ci si frequenta!
L’Udc ha messo in crisi l’amministrazione comunale di Alghero. A otto mesi dalle elezioni regionali, l’Udc sta diventando il luogo dove più evidente è la grande paura che ha la Destra sarda di perdere le elezioni. La paura non è mai razionale. L’Udc sta facendo le liste con Azione di Calenda, che sta reclutando tante note figure della politica sarda. Ovviamente, Azione che va a Destra, fa ingrassare Italia Viva che sta a Sinistra, e si propone come destinazione dei fuoriusciti dal Pd. Ora, a livello nazionale italiano, tra Azione e Udc c’è un abisso culturale, ma soprattutto Azione tenta la scalata di Forza Italia che è il vero obiettivo anche dell’inedita alleanza sarda. Biancareddu e Cucca non sposteranno un voto a Sinistra, ma potrebbero determinare nuovi rapporti di forza a Destra. Punto debole? È un’alleanza nordista, che ha delle radici nel settentrione dell’Isola, ma non nell’area urbana di Cagliari. Ed è qui, dopo la scomparsa di Giorgio Oppi, che l’Udc ha il suo grande punto debole, che diviene una ferita mortale in vista della conquista di un numero di seggi tale da giustificare le liste di partito (in poche parole, quozienti e resti). La crisi comincia a farsi sentire sin da Oristano, dove l’Udc è la spina nel fianco dell’amministrazione comunale. A fronte di tutto ciò, dopo il ballottaggio di Assemini, bisognerà capire se l’esperimento Puddu (che ha al suo interno i Riformatori) diverrà un esperimento regionale. È vero che i Riformatori, i cugini odiati dall’Udc, hanno un elettorato di Destra moderata, ma è anche vero che quello stesso elettorato è stanco dell’inconcludenza di Solinas e dei pasticci di Truzzu. Intanto, pezzi del vecchio Centrodestra si stanno già spostando a Sinistra: l’ex sindaco di Castelsardo farà una sua lista e Fortza Paris veleggia verso un accordo con il Centrosinistra. A spanne, sono già quattro punti che si spostano. Il Centrosinistra farà tre liste forti (Pd, Progressisti, ex Articolo 1) e molte liste che staranno sotto il 3%, che eleggeranno uno o due consiglieri regionali, ma la cui somma farà la differenza. L’Udc lo sa e dopo aver fatto, per stizza e pigrizia, la scelta sciagurata di sentire le sirene destrorse, comincia a fibrillare.
Anche l’Unione Sarda on-line titola
“Consiglio regionale, Forza Italia contro la Giunta “alleata”: «Il caos è totale, scarsa visione politica».
Beh! Abbiamo la prova che il titolo e il contenuto dell’articolo del Professore sono supportati da evidenze significative.
Gentilissimo sig. Tola sia più esplicito.
Perché non inizia lei a illuminarci sui suoi progetti e programmi? Quali criticità vede nel futuro della Sardegna.
Non aspettiamo altro che la luce, dopo il buio.
Caro Professore,
Mi permetto di dissentire sulla sua lettura riguardo all’ Udc sardo in questo momento storico. La sua vertigine pre elettorale non è tanto paura di perdere a mio avviso, ma voglia di volare. Mi scuserà certamente per la semicitazione di un cantante per il quale non nutro nemmeno particolare stima. Volendo utilizzando un’allegoria piú triviale in questo momento ricordano una fidanzata che fa l’offesa e non si lascia più co…rteggiare perché mira a ricevere un bellissimo dono dal proprio fidanzato, diciamo un solitario di diamante. Stia certo che dopo le elezioni regionali che il cdx vincerà al 99,99%,, una volta ottenuto l’anellino, si rilascerà co…rteggiare. E noi cittadini sardi saremo nuovamente tutti felici ma soprattutto co…ntenti.
In tutto questo, la tristezza di tempi che corrono. Consapevolezza che ci vuole molto più di accordi segreti. Sopra ogni cosa, competenza e onestà. Trasparenza con chi deve votare. Ferma convinzione che chi vota esercita un suo diritto ma non è un poveretto che si beve tutto. Rispettate gli elettori.
Gentilissimo, posto che quando scrivo una cosa l’ho verificata, può forse smentire ufficialmente che Azione stia dialogando attivamente con l’Udc? Ne sarei felice. Quanto ai confronti, sempre disponibile. Quanto a non avere niente da dire su se stessi, beh, mi pare le sfugga la realtà e forse le serve uno specchio.
Beh…. Quale fondatore e iscritto a Sardegna in Azione vedo che si parla degli altri – impropriamente – quando non si ha niente da dire su se stessi. Anziché fare ipotesi strampalate, caro Onorevole Maninchedda, perché non proviamo a confrontarci su idee e programmi? O preferisce giocare al totoazione? Aspetto sue. Cordialmente , Sebastiano Tola