Ci sono due grandi capitali dell’ignoranza nella nostra Isola: la prima è la Regione; la seconda è la stanza di alcuni PM. Della seconda e del rapporto equivoco che alcuni magistrati hanno con gli organi di stampa non posso parlare, perché gli imputati hanno paura della suscettibilità dei giudici verso le critiche (poveri PM, sono abituati sin da piccoli ad aver ragione e a dare la mano da baciare ai plebei). Ma della prima capitale posso parlare liberamente.
Il Comitato di sorveglianza del Por Sardegna ha organizzato per oggi alle ore 9 la Sessione plenaria del FESR 2014-2020.
Dove?
Tra i tanti alberghi disponibili a Cagliari, in quello di proprietà di una società controllata da un russo che figura tra i primi 200 più ricchi e che è finito tra i sanzionati dell’Unione Europea e per i quali il Consiglio UE, in ragione dell’invasione dell’Ucraina, ha adottato misure restrittive (sanzioni e altro) in quanto facente parte di quel gruppo di imprenditori “che operano in settori economici che costituiscono una notevole fonte di reddito per il governo delal Russia”, insieme “alle persone che forniscono un sostegno della Federazione russa o traggono vantaggio dal governo della Federazione russa e nei confronti delle persone fisiche associate a tali persone, compresi i familiari che ne beneficiano indebitamente”.
Se una cosa del genere, cioè garantire una commessa a un sanzionato, l’avesse fatta un povero imprenditore, che so io delle manutenzioni, minimo minimo uno di quei PM che sussurrano ai giornalisti le loro teorie e nascondono i loro clamorosi fallimenti, avrebbe aperto la solita indagine contro gli Ignoti-Noti, ma sui quali si vogliono condurre un mesetto di intercettazioni spiate senza le garanzie di cui l’Ignoto-Noto si avvantaggerebbe se fosse ufficialmente indagato, poi lo avrebbe fatto arrestare, ai domiciliari, per violazione in flagranza (non fragranza come ho letto in un rapporto di Polizia Giudizairia) delle norme UE, e poi, dopo un paio d’anni, avrebbe assistito senza alcun interesse alla sua assoluzione, esattamente come un felino assiste stupito ma indifferente alla sopravvivenza di una sua vittima di cui ha già abbondantemente gustato il sangue.
Invece, se la Regione Sardegna dà una commessa a una società di proprietà di un sanzionato russo, in Sardegna nessuno batte ciglio, il PM suddetto non si accorge di nulla perché capisce solo sasso o forbice e i giornali (oggi penosi al limite della decenza) tacciono. Amen.
Il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, annuncia che la Commissione lavora a uno strumento per confiscare in tutti i paesi Ue i beni di persone e entità russe sanzionate e mettere le risorse in un fondo comune per risarcire l’Ucraina.
Aggirare le sanzioni sarà reato.
Faghet ispantu?
Mancu pro sonnu. Sa chistione depet èssere chi sa ‘maggioranza’ sardolego est apunta apunta a lòmpere a s’indipendhéntzia! E custu ‘bonugoro’ est una prova a marrania. De su restu, s’istrumpa pro nois Sardos no est ne meraviza e ne iscàndhalu e si b’at magistrados puru podent godire de s’ispetàculu.