Su Facebook registro questo severo richiamo alla serietà del serissimo consigliere regionale Stefano Tunis: «Certo che si capisce [il riferimento è alla legge 17/2021], è scritto in una norma della quale hai parlato per giorni ma non sei abbastanza serio da scriverlo, esattamente come gli altri giorni».
Non sfugge a nessuno perché intervenga l’on. Tunis (mandamento di Sarroch) con questi serissimi richiami alla serietà. Tuttavia, solo per dimostrargli di badare a ciò che dice e di tener conto delle sue opinioni, consumo un altro po’ di tempo sulla questione.
Stamattina non ho trovato il riferimento di legge esatto, anche se questo non era minimamente l’oggetto del mio precedente intervento, ma evidentemente è ciò che sta a cuore al serissimo onorevole Tunis e dunque seriamente accettiamo il guanto di sfida.
Perché stamattina non ho trovato con esattezza l’articolo di legge?
Perché da persona seria quale cerco di essere sono andato a consultare la norma sul sito della Regione. Ebbene, seriamente parlando, nel sito della Regione non vengono riportate le tabelle delle mancette allegate alla legge; per questo motivo non ho trovato l’articolo esatto. Ma, seriamente parlando, chi è più serio, io che cerco le norme sui siti ufficiali o chi, pur dotato di poteri ispettivi non si adopera affinché i siti istituzionali siano esatti?
E dunque, non avendo più il file che avevo a suo tempo utilizzato per descrivere il carnevale dei preti e delle chiese con contributi dai 100.000 in su, ho ripreso l’indagine in rete e ho trovato la norma interamente riportata dal sito del Consiglio regionale (che è brutto che più non si può, ma almeno informa). Eccola qui.
Mi sarei aspettato di trovare uno straccio di testo scritto, di disciplina affidata al perimetro delle parole, invece nulla; non trovo una norma, trovo un favore, inabissato, va detto, dentro un profluvio di mance e mancette che rappresentano plasticamente la logica da marchese del Grillo di questa maggioranza sfacciatamente bagordante perché protetta da certi parrucconi miei nemici.
Se si va a pag. 71 del pdf, alla fine della tabella, si trovano Cenerentola (Sarroch) e la carrozza (Siamaggiore) banalmente elencati con le cifre del premio di partecipazione al ballo delle mancette in euro.
E questa è una norma?
Ma seriamente si vuole sostenere che questa sia una norma?
No, questo è un favore legalizzato.
E va bene!
Capita di avere un consigliere regionale amico che orienta dal portafoglio pubblico centinaia di migliaia di euro per Cenerentala incarrozzata, ma seriamente si può sostenere che questo sia il modo più serio di fare le leggi?
Cosa impediva di stanziare 50 milioni di euro per tutti i Comuni sardi?
Nulla. Non vi era alcun impedimento a farlo e certamente anche la Cenerentola e la sua Carrozza avrebbero trovato il modo di accedervi senza dover partecipare al ballo delle mancette.
Invece no. Piace la mancetta, piace darla (la generosità che meno pesa è quella fatta con i soldi altrui) e piace prenderla (le mance di Stato non puzzano nei paesi della Sardegna, l’importante è che arrivino), ma ci si accorge che c’è qualcosa che potrebbe dare adito a un sospettabile conflitto di interessi e allora si fa la pantomima dell’assenza teatrale dell’assessore dalla Giunta con illustrazione della delibera da parte dell’assessore in prestito.
E questa sarebbe serietà? No, questo è cabaret, è mettersi un frac odorando di fritto.
Detto questo, a noi Tunis è anche simpatico perché sappiamo che è migliore di quel che sembra. Tuttavia gli suggeriamo, con tanto affetto, di rivedere a fini istruttivi Er Cavaiere Nero di Proietti e poi, se ha tempo, di passare a casa a bere un bicchiere di vino autentico, non manciato.
Ma dici sul serio, seriamente?
Ancora una volta hai reso il Re nudo.
E ancora una volta, emerge il tratto padronale nella gestione della cosa pubblica di questa Giunta, proterva, prepotente e senza coraggio.
Sempre pronta a nascondersi dietro ad un escamotage o a un cavillo, per fingersi innocente e continuare ad arraffare dal bene pubblico per foraggiare le proprie carriere.
Cosa ci vuole ancora per risvegliare la coscienza civile della Sardegna?
Delizioso. E non parlo del vino….