Graziano Mesina è stato arrestato stanotte in una casa di Desulo. Non si tratta di un’abitazione rurale, ma urbana.
L’operazione si è svolta tra le 3:30 e le 4:00 del mattino.
Vi hanno partecipato una trentina di Carabinieri.
Sono state utilizzate anche delle piccole cariche per far saltare le serrature.
Mesina è stato prelevato e portato via subito.
Si svolgerà stamattina l’udienza preliminare per le accuse mosse alle persone indagate per favoreggiamento.
Per assurdo, non importerebbe dove e ci si augura anche che il ‘come’ sia stato rispettoso delle leggi e delle persone.
La notizia è un’altra: la fine dello spazio riservato alla mitologia.
È giusto così. La Sardegna non ha bisogno dei falsi dei.
Noi abbiamo bisogno di persone che fatichino, lavorino, si impegnino e che non siano in balia della prepotenza di alcuno.
Noi siamo a favore della maggioranza invisibile dei sardi, quella dei buoni.
mi spiace per chi dimostra un qualche senso di comprensione per il personaggio, ma Mesina non ne merita alcuna.
ancora di meno meritano quegli onorevolastri da strapazzo e quei prefessorazzi dei miei stivali che lo portarono all’interno dell’aula consiliare della Sardegna e delle aule magne dei licei a pontificare sullo stato patrigno o sul destino ingrato riservatogli dalla vita
era e rimane un esempio di avidità alla continua ricerca di alimentare del proprio mito di robinhood delle mie gonadi
Scontro tra due parti, una Famiglia di pastori che rivendicava tramite usucapione dei terreni in Gallura, un gruppo lombardo che in quei terreni voleva calare una colata di cemento… dove si è schierato il nostro “eroe”?
Mesina ha compiuto un crimine che poco ha a che fare con il mito del balente. È un vecchio che vuole soldi facili. Non possiamo scusarlo. Neanche allontanarlo. Perché è parte della nostra nazione. Perché è stato generato da povertà, ingiustizia, dolore.
Quando un altro sardo abbandonato morì e fu sepolto per suo volere a SS sentii la stessa compassione. Era Cossiga. Molte cose erano e sono rimaste incomprensibili. Ma era uno di noi.
Al mito del “balente” bisogna contrapporre con forza la virtù della mitezza elogiata da Bobbio.
Tutto questo mentre un evasore fiscale,un ladro e colluso con laafia potrebbe diventare presidente della repubblica.perche un vecchietto perdonato assolto e premiato e un altro punito e messo alla gogna….non sono delinquenti tutti e due?Non gioisco ne dell’ uno ne dell’ altro.E’ vero che la Sardegna è altro,ma la giustizia italiana cosa è?
Is “falsi miti” in Sardigna sunt nàschidos in cunditziones de domíniu cun “cooperazione” de… ia nàrrere Sardos falsos… ma veros! (ca donniunu tenet sèmpere sa responsabbilidade de su chi faet, si no est prus unu pipiu).
E a dónnia modu s’istrada de fàere est cussa chi at inditau Maninchedda: «La Sardegna non ha bisogno dei falsi dei.
Noi abbiamo bisogno di persone che fatichino, lavorino, si impegnino e che non siano in balia della prepotenza di alcuno.
Noi siamo a favore della maggioranza invisibile dei sardi, quella dei buoni.»
(Chie bolet fúrriet custos foedhos a sardu, ma su chi contat funt is fatos e sa magioràntzia dha depet acabbare de istare bregungiosa a bregúngia, si no est balentia a nosi cuare o fàere finta de nudha e mancari èssere disponíbbiles a bèndhere fintzes s’ànima e sa libbertade e responsabbilidade po calecunu praxeredhu o fintzes praxere mannu, si no seus giarra ammuntonada unu a pesu e istrobbu de s’àteru, ma pópulu, colletividade, sociedade umana chi tenet bisóngiu e profetu s’unu de s’àteru).
Negli anni sessanta gli ho datto la caccia da carabiniere a cavallo. Sicuramente lui ci seguiva a distanza. Era furbo, poteva spararci alle spalle, non lo fece perché sapeva che stavamo eseguendo un ordine dall’alto
Già gli potevano far passare il Natale in famiglia, cattivi! 😂😂😂
Farne un mito è stata colpa di certi giornalisti che pur di vendere hanno dato un immagine falsa di uomini che hanno si commesso reati ma spesso gli stessi sono stati frutto di una cultura generata da condizioni di vita davvero particolari. Mesina non è un santo ma sicuramente ha pagato per quanto ha fatto e gli ultimi avvenimenti andrebbero analizzati con più attenzione e certo non costituisce più un pericolo per la società. Credo sia opportuno parlarne uscendo dal mito che altri hanno creato ad arte.
In qualche modo i miti sono sempre falsi, ma hanno un nocciolo di verità nella quale si riconoscono. Mesina è sembrato rappresentare il mito, quello del sardo ingiustamente perseguitato che, se commette un crimine, lo fa per vendetta di un crimine terribile patito. Ora non è più un mito. E non solo perché vecchio.