Poteva mancare nella Legge omnibus-schifo appena approvata un bavaglietto alla trasparenza? Ovviamente no.
All’articolo 33 troviamo una perla. Mentre prima le direttive di attuazione degli aiuti finanziari dovevano essere obbligatoriamente pubblicate in rete almeno quindici giorni prima della presentazione delle domande, adesso l’obbligo precedente è diventato facoltativo.
È un segno del clima esoterico, corridoista e compassato della Regione assolinata. D’ora in poi le direttive di attuazione degli aiuti finanziari non si potranno più leggere e si dovranno chiedere. Si dovrà chiedere ciò che nello Stato di diritto dovrebbe essere normale.
Lo sappiano quanti hanno votato questi sciagurati del nanismo politico.
Da quanto dicono i meglio informati, nelle leggi finanziarie, specialmente in quelle approvate a fine anno, il consiglio regionale ha sempre inserito articoli ispirati a Babbo Natale e alla sua natura di distributore mondiale di regali natalizi.
Ma adesso, quella cattiva e poco elegante tradizione sta diventando una consuetudine odiosa, perché accentra sul consiglio e sul singolo consigliere il potere della destinazione finale della spesa, non più nella dimensione del semplice regalino, senza il rischio di dover rispondere civilmente, penalmente e tanto meno alla Corte dei Conti dell’eventuale danno erariale. Ora i destinatari finali si decidono con legge regionale, non con misure generali che rimandano agli uffici competenti dell’amministrazione il compito della selezione finale attraverso procedure concorrenziali e trasparenti. La parolina magica è il “bando”. Ma con il bando, se ha difronte un dirigente competente e una struttura amministrativa seria, il consigliere perde il controllo della destinazione finale del suo “sudato” lavoro. Quindi non può garantire al centro di potere amico il “buon esito” del finanziamento.
Professore, capisco che per lei sia un compito gravoso, ma la prego di continuare con questa analisi articolo per articolo, perché difficilmente tanti di noi che la seguiamo in questo spazio avremo la possibilità di capire dalla semplice lettura di freddi articoli di legge.
Grazie ancora.
Solinas non è un fenomeno strano e tutto nostro. Di fatto la nostra intera vita avviene nell’ignoranza degli accordi sotterranei.
Ecco questo mi pare un buon punto da cui ripartire per riportare il diritto in prima linea.
Ci si deve aggregare per costruire non per escludere. Possibile? Bisogna essere persone non coinvolte in pregressi fatti o, almeno, capaci di autocritica.