Qualche giorno fa, l’ex direttore dell’assessorato dell’Industria della Regione Sarda Roberto Saba, ha commentato un nostro post, dando una lezione di razionalità all’Assessorato alla Sanità e ai giornali sardi glu glu, quelli che si bevono ogni panzana venga pronunciata dalla Giunta.
Ecco il ragionamento di Saba:
«A riprova di quanto scrivi oggi, L’Unione Sarda titola in prima pagina a lettere cubitali “Sardi immuni entro agosto”, seppure con una scusante che, ovviamente, non dipende dalla capacità teutonica della Regione, ma dai nemici esterni: “sempre che vengano rispettati i tempi di arrivo delle fiale”. Sarebbe bastato fare due conti e qualcosa si sarebbe potuto obiettare all’Assessore alla Sanità ed al Piano Vaccinale della Regione Sardegna invece di prestarsi a fare da “cassa di risonanza” a cose che non potranno mai accadere.
Alla data attuale (ore 19:00 del 21-02-2021) risultano somministrate 73.786 dosi di vaccino, vale a dire 1.447 dosi al giorno. A questi ritmi, “sempre che vengano rispettati i tempi di arrivo delle fiale”, la popolazione sarda (1,65 mln di abitanti) verrebbe vaccinata in 2 anni, 2 mesi e 7 giorni.
Cosa significherebbe vaccinare tutta la popolazione sarda entro agosto, come affermato dall’Assessore? Essendoci 159 giorni ed essendo rimasti 1,486 mln di sardi da vaccinare, significherebbe, “sempre che vengano rispettati i tempi di arrivo delle fiale”, vaccinare in media 9.348 persone al giorno, sabati e domeniche e giorni di vacanza compresi. Per avere un termine di paragone, l’Emilia Romagna finora ha somministrato 325.567 dosi, ossia 6.383 al giorno. Nei prossimi mesi dovremmo fare meglio dell’Emilia Romagna».
Ecco ciò che manca in Sardegna: l’uso della ragione, il far di conto e il chieder conto. Ed è chiaro che la lentezza nelle vaccinazioni nasce da un contrasto nella linea di comando, quello tra l’Assessorato alla Sanità e l’Ats.
In un mondo normale, la Regione Sardegna dovrebbe ordinare all’Ats di organizzare la campagna vaccinale e di eseguirla.
Invece, qui da noi, la Regione vuole organizzare, delegando all’Ats l’esecuzione, come se fosse in gioco non la vita e l’economia, ma il prestigio e l’onore.
Invece, qui da noi, ogni occasione è buona per procedere a uno scontro di potere, per esibire chi comanda con i risultati ridicoli e tragici che osserviamo.
Avant’ieri un professore che insegna sia nell’Università di Firenze che in quella di Cagliari ha comunicato ai membri increduli del mio Dipartimento che lui era già stato vaccinato.
Lo sconforto e la rabbia hanno animato le chat private.
Questo significa vivere governati da incompetenti superbi eletti sui melismi dell'”Osanna Salvini”.
A conferma di quanto affermato dal tuo collega, faccio sapere che tutto il mio pezzo di famiglia toscano ha avuto la prima dose o (2 persone) è stato vaccinato
Mentre nessuno di noi sardi è stato almeno contattato
Le condizioni lavorative e l’età dei due spezzoni sono sostanzialmente equivalenti
I miei familiari toscani stanno già programmando le vacanze in Sardegna, noi abbiamo paura di muoverci.
Mi viene da pensare che la Regione abbia impostato una strategia subliminale di sostegno al turismo
In questa situazione, è a livello nazionale che si deve sbloccare la situazione. Poi un piano regionale per distribuzione e somministrazione. Dovrebbe già esser pronto, a dir la verità…