Ieri il sindaco di Sassari, Nanni Campus, ha disposto con questa ordinanza «la chiusura nell’intera giornata della domenica di tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, anche di generi alimentari […], ad esclusione delle farmacie e para farmacie [sic] fino a tutto il 05 aprile 2020».
Nella premessa all’ordinanza sono chiarite le sue ragioni: 1) occorre evitare gli assembramenti di persone in luoghi pubblici e limitarne gli spostamenti; 2) bisogna garantire il benessere psico-fisico dei lavoratori impegnati nelle attività in oggetto; 3) sono aumentati i contagi e servono misure sempre più stringenti.
Prevedibilmente, stamattina c’erano lunghe file nei market (nella foto, la fila alla Conad di via Gramsci che arrivava in via De Gasperi, alle 10:00): io sono tornato indietro, ho rinunciato. Mi domando, allora: se lo scopo è evitare gli assembramenti in luoghi pubblici, quanto è razionale ridurre i tempi di apertura dei negozi piccoli e grandi che vendono alimentari? O si tratta soltanto di un’autocertificazione di esistenza in vita del sindaco Nanni Campus? Come a dire: «guardate che io ci sono e sto facendo qualcosa».
A parte questo, come ha messo in risalto ieri Paolo Maninchedda, il problema drammatico in questo momento sono i contagi negli ospedali, non i cretini che vanno a giocare a tresette al bar.
Quanto al benessere dei lavoratori che garantiscono la continuità nella distribuzione alimentare: in questo momento le grandi catene stanno facendo affari d’oro (in alcuni non ci sono prodotti in offerta, ma solo a prezzo pieno), i siti di vendita online sono intasati, e c’è chi sta speculando cinicamente. Si gestisca allora in modo diverso il personale (se serve, se ne assuma a tempo determinato e si preveda anche, come accade in Francia, un’indennità di rischio adeguata) e, magari, i sindaci dotati di raziocinio diano disposizioni tese ad aumentare gli orari/i giorni di apertura, anziché a ridurli: questo, sì, potrebbe evitare gli assembramenti e rasserenare la gente, sempre più smarrita. Il settore alimentare è strategico al pari di quello sanitario: è vitale che sia e appaia pienamente efficiente.
La sensazione di panico crescente è palpabile: lo si vuole aumentare? O si vogliono prendere decisioni intelligenti e responsabili, finite le crociere?
Il sindaco si è risvegliato dal letargo, e che fa… chiude i generi alimentari la domenica per evitare assembramenti. Caro sindaco, vai proprio contro tendenza.
L’effetto che produrrà questa scelta sarà l”oposto più file dal lunedì al sabato. Grande pensata
Candho mai ant a mancare sos aprofitadores de donzi disastru!
Ma nessi a cumprèndhere chi reduindhe de prus sos oràrios faghet s’efetu contràriu de su chi si cheret!
Tenet resone manna, Giovanni!