Prima di cercare di fare luce sui contenuti del Disegno di legge n.107 (così numerato dal Consiglio Regionale, alla data del 7 febbraio), dedicato alla trasformazione della Presidenza e degli Assessorati, e aiutare i Consiglieri regionali più distratti, dobbiamo ancora esaminare la genesi e i primi giorni di vita di cotanto sforzo legislativo, per rilevare una ulteriore anomalia o, forse, una sconcertante normalità.
Non lo facciamo per ostilità preconcetta (nonostante ci collochiamo senza vergogna all’opposizione), ma perché tziu Anghelu Santoru, combattente paraplegico della rivolta antifeudale sarda, era un uomo con una mira invidiabile, un uomo di esattezza: non sparava a casaccio.
I disegni di legge, come stabilito dal regolamento che la stessa Giunta si è data, devono essere sempre accompagnati da una relazione di analisi tecnica normativa (in acronimo ATN): una noiosissima relazione, molto tecnica e burocratica che esige molta pazienza per essere letta.
Noiosa, però estremamente utile, perché, quando è fatta bene, evita che la legge proposta contenga errori, omissioni, che poi rendono la vita difficile ai cittadini e a coloro che la devono far applicare.
È stato, da sempre, un compito affidato alla Direzione generale dell’Area Legale della Regione (è la struttura dove operano gli avvocati dipendenti regionali) sia per ovvi motivi di competenza, ma soprattutto perché non è una struttura operativa e quindi non propone propri disegni di legge: questo limita possibili conflitti di interesse.
Questa, possibile, indipedenza di giudizio non è stata gradita al nostro Presidente Solinas: non sia mai che qualcuno, interno al sistema, possa evidenziare le baroccaggini amministrative e le storture legislative di cui, questa Giunta, sta costellando il suo presunto governare.
Quindi, il 25 ottobre 2019, con un proprio Decreto, Solinas ha spostato la competenza della redazione dell’Analisi Tecnica Normativa dei disegni di legge, dall’Area Legale alla Direzione generale della Presidenza: cioè, l’ha affidata alle cure della struttura più strettamente collegata all’attività di iniziativa legislativa del Presidente e della Giunta.
Perfetto: controllato e controllore, coincidono e non si disturbano.
La qualità legislativa decade? Gli errori e gli obbrobri si moltiplicano?
E chi se ne frega! Tanto pochi leggono e ancora meno hanno la voglia e il coraggio di denunciare quanto accade (perché tutti, almeno una paura ce l’hanno: e chi ha paura dei magistrati, e chi dei politici, e chi degli imprenditori, e chi dei sindacati… la fiera degli incubi).
Adesso, per vedere il mostro nascosto, ricapitoliamo la cronologia di questa vicenda:
- la Giunta approva il disegno di legge “Norme urgenti per il rilancio delle attività di impulso, coordinamento ed attuazione degli interventi della Giunta regionale e di riorganizzazione della Presidenza della Regione. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, alla legge regionale 26 agosto 1988, n. 32 ed alla legge regionale 13 novembre 1998, n. 31”, con la delibera n.39/17 del 3 ottobre 2019, ma questa rimane invisibile;
- il 25 ottobre del 2019, Solinas decreta di spostare la competenza a scrivere le relazioni di analisi tecnica normativa dall’Area Legale alla Direzione generale della Presidenza;
- il 18 dicembre la Giunta delibera di prorogare i Direttori generali semestrali (sono rimasti gli unici precari dell’Amministrazione regionale) in ragione del fatto che “il Consiglio Regionale non ha ancora esitato il disegno di legge”, approvato dalla Giunta il 3 ottobre;
- il 15 gennaio 2020 il Segretario Generale del Consiglio Regionale, rispondendo ad un Consigliere non distratto, certifica che, sino a quella data, la proposta di legge della Giunta, non è mai arrivata;
- finalmente il 7 febbraio il disegno di legge viene trasmesso al Consiglio e il giorno 11 febbraio diventa visibile per tutti.
A noi non pare tutto regolare.
Volete la dimostrazione?
La relazione di analisi tecnica normativa, che doveva essere allegata alla delibera del 3 ottobre, risulta firmata (con la penna biro, invece che con la regolare firma digitale) dalla Direttrice della Presidenza, che però, giusto per la cronaca, è diventata titolare di quella funzione, per decreto del suo Presidente, solo dopo il 25 ottobre.
Crack. Il dovere di informazione e di educazione al pudore si ferma qui. Ma è moltissimo se si pensa che è fatto solo col proprio sacrificio e in assenza dei poteri di vigilanza, di controllo e di sanzione.
Ma nessuno dell’opposizione legge questo blog? Potrebbero vivere di rendita, sfruttando chi con sacrificio e impegno verifica davvero quello che sta succedendo in questa giunta di dilettanti. Invece pare non sappiano fare nemmeno questo….