L’assessorato regionale dell’Agricoltura è allo sbando. Quello che pubblichiamo (lo trovate cliccando qui) è il ricorso che ieri le associazioni sindacali hanno inviato al presidente della Regione Christian Solinas, chiedendogli di sospendere l’efficacia e di annullare le direttive con le quali l’assessora Gabriella Murgia pretende di controllare il lavoro della struttura, ovvero di vedersi recapitare le bozze delle determinazioni dirigenziali prima della loro adozione. Una evidente e palese violazione della legge 31 che distingue i compiti della burocrazia da quelli dell’organo politico. Ne abbiamo già parlato nei post “A me gli atti. L’Assessora vuole pieni poteri” e “L’Assessora scrive ancora, l’Assessorato si ribella, la legge vacilla”.
Ma chi volesse approfondire può leggere anche l’intervento che il professor Fulvio Dettori, docente di Diritto regionale all’università di Sassari e già direttore generale della presidenza della Regione, ha pubblicato su Sardinia Post e dal titolo: “La sacrosanta separazione dei poteri. Tutto il resto è intromissione”.
Una cosa di sicuro è certa: il presidente Solinas non può più fare finta di nulla. Se avalla la linea Murgia, tutti gli assessori potrebbero a loro volta pretendere di intromettersi nelle decisioni della dirigenza; se la rigetta, di fatto sconfessa la sua assessora, per la quale non resterebbero che le dimissioni.
Rosa, un conto è la dialettica tra indirizzo politico e inerzia amministrativa. Un conto è pretendere di vedere gli atti di competenza (per legge) della struttura e non dell’organo di indirizzo politico. È un processo estraneo allo spirito e alla lettera della Bassanini e di molte altre leggi.
Non mi esprimo sull’interpretazione della Legge Regionale del novembre 98; mi pare però opportuno richiamare l’attenzione sul fatto che spesso gli Assessori regionali (come d’altra parte anche i Ministri) hanno grosse difficoltà a innovare perché la Dirigenza, che domina tutti gli apparati interni, spesso rema contro, rallentando le decisioni politiche e le azioni di chi è chiamato a governare. Pertanto verificherei meglio la situazione reale all’interno dell’Assessorato.