di Paolo Maninchedda
Ieri il Consigliere regionale del Partito dei Sardi Augusto Cherchi ha diffuso questo comunicato:
«Oggi in Commissione sanità era in discussione il parere sulle linee di indirizzo degli atti aziendali dell ATS, della Azienda Brotzu e delle due AOU. Nel mio intervento ho ribadito che l’atto approvato dalla Giunta è in contrasto con le prerogative proprie del Consiglio regionale giacché non si può con una delibera di Giunta varare un documento che è di programmazione sanitaria (atto legislativo di competenza del Consiglio regionale). La delibera si pone in contrasto principalmente con la funzione di pianificazione della rete ospedaliera che ancora giace in Commissione sanità giacché prevede di demandarla all’attività di un Direttore generale, il quale di fatto eserciterebbe compiti propri del Consiglio; meno che mai la Sardegna può abdicare in nome di norme statali ad esercitare una competenza statutaria di rango primario come la sanità. Il provvedimento non è stato votato in attesa delle audizioni dei direttori generali della aziende sanitarie e con l’impegno dell’assessore, in previsione dell’approvazione definitiva in Giunta, di stralciare quelle parti che si pongono in contrasto con le prerogative del Consiglio. Si pone dunque una questione politica rilevante: perché si propongono alla Giunta atti che intaccano le prerogative consiliari, per poi dichiarare la disponibilità a modificarli quando il problema viene sollevato in Commissione? Ritengo quanto meno che ciò che è accaduto oggi in Commissione sia meritevole di una riflessione politica».
Ecco, io non so rispondere alla domanda e la cosa mi dispiace profondamente.
Nel frattempo comincia ad essere disponibile qualche studio sul valore, l’efficacia e l’efficienza della nascita delle Asl uniche, fenomeno dogmatico diffuso nell’Italia centralistica. È uscito su Saluteinternazionale.info questo articolo. Leggetelo e convincentevi che non sempre ‘grande’ è ‘bello’. È una regola che vale per tutto: non sono le dimensioni a fare la differenza, ma l’intelligenza dell’organizzazione.
Comment on “Ci censurano, ma noi andiamo avanti. Finalmente comincia a essere disponibile un po’ di letteratura sulla Asl unica e dice che è sbagliata”
Comments are closed.
Apprendo con tristezza che il Partito dei Sardi, di cui sono sostenitore e tesserato, ha votato contro la mozione 136.
Ora, nel 2017, SEI ANNI DOPO che perfino l’Onu ha dichiarato fallito l’approccio repressivo alle droghe, ritengo non ci sia neanche bisogno di motivare la delusione.
Eppure, leggere che il rappresentante del primo partito cui nella mia vita ho deciso di aderire esplicitamente ha “motivato” il voto contrario affermando “non condivido l’uso ludico della sostanza, perché fa male, e questo è quello che su cui io rimango fermo” (Augusto Cherchi) è davvero una pugnalata. Che tristezza.
Mi scuso se sono andato fuori tema.