È una storia semplice.
Durante la pandemia è stata pagata da tutte le Regioni, compresa la Regione Sardegna, la Cassa Integrazione in deroga.
L’Unione Europea ha chiarito che questa spesa è rendicontabile sui fondi europei. In sostanza, le Regioni anticipano e poi recuperano.
Casualmente, poiché sabato devo andare a Roma a tenere un piccolo intervento su fondi europei e università, mi sono trovato a scartabellare dati e fascicoli. Che cosa ho “scoperto”?
Ho scoperto che tutte, dico tutte, le altre Regioni d’Italia hanno attivato la necessaria convenzione con l’Inps e la maggior parte ha già rendicontato e ricevuto il ristoro delle somme spese. La Regione Sardegna no.
Ho chiesto a alcuni dirigenti Inps e hanno tutti la bocca cucita, ma alla domanda sull’esistenza della convenzione ammettono che essa non esiste. O meglio: esiste il format, uguale a quello delle altre Regioni, ma non è stata firmata.
Ho chiesto a tre dirigenti regionali e sono ammutoliti.
Ho chiesto a due consiglieri regionali e, come al solito, mi hanno chiesto di inviare loro una mail e io, in cuor mio, li ho mandati al diavolo.
Adesso facciamo di conto, ovviamente a spanne. Utilizziamo l’Osservatorio dell’Inps.
La Cigd Covid regionale (DL 18/2020) prevedeva la possibilità di autorizzare 9 settimane entro il 31.8.2020.
Per difetto, prendiamo le ore autorizzate da aprile a giugno (così saltiamo i mesi estivi). Ho imparato, infatti, che occorre essere esatti: ho considerato solo le ore autorizzate a aprile/maggio/giugno (riferite sicuramente a febbraio-marzo – aprile) perché sono sicuramente ore di deroga regionale (solo di queste stiamo parlando):
Adesso ci calcoliamo il valore medio di un’ora.
Più che di “falso in bilancio” bisognerebbe indagare sul danno erariale nei confronti della Regione Sardegna che, voglio ricordare, appartiene a tutti noi.
Quindi un responsabile dell’accaduto ci sarà sicuramente e un responsabile del mancato controllo pure.
Non sarebbe forse il caso che ci organizzassimo con una associazione che, con il giusto supporto legale, agisse in sede giudiziale nei confronti di questi cialtroni?
Incompetenti e negligenti.
Faccio una riflessione: se questa somma è stata messa a bilancio, in uscita, ed è previsto il recupero, vi è obbligatorietà di farla rientrare , altrimenti in gergo si chiama falso in bilancio.
È vero siamo sgovernati, ma è ancora più tragica l’assenza di un’opposizione incisiva e propositiva in Consiglio regionale.
Se non cambia quest’offerta politica sarà difficile andare a votare e sarà, soprattutto, impossibile che la Sardegna abbia un futuro
secondo me in regione c’è poco personale
‘amministradores’ de baeinnoromala. Custu abbaidendhe su ‘istraordinàriu’.
Ma sos Sardos zughimus ogros, origras e totu sos chimbe sentidos, sa conca intrea, ‘ànima’ (???) e coro (???) ifatu de totu sas nues e de totu sos bentos e totu su prus namus «Pisti!» candho su fogu nos at brusiadu e manigadu fintzas sos pes e custu cun totu s’azudu fintzes de cudhos chi tiant pàrrere (o èssere pàssidos) amministradores de bae innoraona.
Nois semus abbituados cun allenamentu seculare a èssere zente de oe a cras, antzis prus pagu che cudha cosa chi naschit e morit cantendhe, e cun sa ‘lughighedha’ fata de ignoràntzia coltivada fintzas a “promozione” e braga bidimus apenas inue zughimus sos duos pes ma no ischimus ne chie semus, ne inue semus, ne de ue semus benindhe e prus pagu a ue semus andhendhe.
E nois pessamus de àere tocadu su fundhu?
Ma su chi nos serbit no est su “commento”.
Serbit su chi no semus faghindhe.
Sono disgustata da come stanno governando la Sardegna questi OMISSIS!