di Paolo Maninchedda
Eravamo presenti principalmente in tre comuni: Sassari, Bosa e Tortolì. A Sassari dimostriamo di essere un Partito, confermando la percentuale delle regionali.
A Bosa siamo il secondo partito della coalizione, eleggiamo tre consiglieri. C’è ancora qualche dubbio che siamo un partito?
E siamo un partito orgogliosamente indipendentista. Siamo un partito che vuole fare lo stato sardo. Siamo riformisti e non rivoluzionari. Siamo non violenti. Sappiamo governare e risolvere problemi.
Oggi la Giunta regionale prenderà una decisione storica, già iscritta nelle leggi regionali e nazionali italiane, ma mai realizzata: ci riprendiamo le dighe che sono dei sardi e ci prendiamo la produzione idroelettrica ad esse collegate, il cui valore supera i 50 milioni di euro.
Ci riprendiamo l’acqua, perché le leggi ce lo permettono, per mettere in equilibrio economico e finanziario il sistema di produzione dell’acqua grezza.
Sulle dighe del Taloro, del Flumendosa e del Coghinas sventolerà la nostra bandiera, si produrranno redditi e ricchezza per i sardi, si genererà equilibrio e lavoro.
A Innantis.
P.S. (E dopo, ci prenderemo anche l’energia solare e quella eolica, perché non stiamo mica ad asciugare scogli).
Conoscendo la materia “acqua” non posso che farle i complimenti
Bisogna capire le dinamiche e fare attenzione al fatto che poi tutta questa battaglia vada a vantaggio dei sardi, non di ENAS. La cosa è molto diversa…
Acqua sarda al popolo sardo.
Siamo sulla buona strada e non dobbiamo fermarci.
Complimenti per il lavoro svolto in un solo mese e con grandi sacrifici…Siete sulla buona strada e i risultati elettorali lo dimostrano. Se vi sono persone serie e preparate i risultati si vedono!!! Buon lavoro
Tempo addietro, ebbi modo di interlocuire con Lei, (in maniera diciamo un po’ burrascosa ),a seguito delle risposte che mi diede quando la interpellai sulla Questione della Agenzia Sarda delle Entrate Fiscali, ed invitandola a schierarsi apertamente a favore della sua istituzione e a favore della revoca allo Stato italiano del potere di riscuotere le tasse in Sardegna… oggi vengo a sapere dagli organi di stampa, dell’annunciata storica decisione da parte del suo assessorato, di dare concreta attuazione alle legge con la quale nel 2007 si ponevano le basi giuridiche affinchè la Regione potesse strappare all’Enel la gestione delle dighe (e della produzione di energia elettrica ) della Sardegna… se ciò dovesse accadere realmente, non posso che farle un sincero plauso per il coraggio e la determinazione dimostrata…!!! colgo anche l’occasione, approfittando del ruolo da lei ricoperto di Assessore ai Lavori Pubblici di suggerirle un altro input….
in Sardegna c’è un comparto come quello agropastorale, che potrebbe trarre grande giovamento, dalla giusta remunerazione di un prodotto come la lana di pecora sarda, che da decenni viene praticamente regalata dai pastori agli industriali…. bene, da pochi anni in Sardegna sono sorte coraggiose iniziative imprenditoriali, che puntano alla valorizzazione di questo prodotto, con la costruzione di pannelli fono assorbenti, isolanti termici e per la protezione igrometrica, che hanno riscosso premi e unanimi riconoscimenti a livello internazionale, per le idee innovative e la l’eccellenza raggiunta da questi prodotti
Mi chiedo e le chiedo : non crede che sarebbe cosa opportuna, farsi promotore nella Giunta di cui fa parte, di norme ad oc, che prevedano, nei bandi per le gare di appalto che le amministrazioni locali sarde, fanno per la costruzione e/o ristrutturazione di tutti gli edifici pubblici,( scuole, enti intermedi,etc etc ) l’obbligo nei capitolati, di usare materiali isolanti che prevedano obbligatoriamente il ricorso a pannelli isolanti fatti con lana di pecora sarda…???
cordiali saluti e avanti cosi, con la conquista di spazi di sovranità sempre più ampi
Attenzione:… LIVORI IN CORSO?
All’orizzonte: profeti acrobati che dettano rivoluzioni.
Spetta a noi Sardi aprire la bocca disperati come nel grido di Munch…. o cercare soluzioni?
Leggendo quà e la…C erbottane dietro i muretti a secco!! Da qualche parte si prova a screditare il Partito dei Sardi accusandolo di essere solo coraggio e competenza. Scusate vò Signori se è poco!!! sembra diventato improvvisamente un demerito avere tali risorse!!!
Si suggerisce addirittura di far coincidere nello stesso giorno del congresso PD, la nascita di altri soggetti politici rasenta la pazzia, oltre che di pessimo gusto, nei confronti comunque NB. di nostri alleati!!!
(Assomiglia vagamente alla proposta della Brambilla quando un giorno qualunque per i nostri pastori vedi IGP..questo residuo di lavorazione della canna da zucchero…incitava al non consumo di un nostro prodotto).
Tutte le forze indipendentiste, per ora sparse, sanno e seguono molto attentamente quello che il Partito dei Sardi sta perseguendo…nuovo modo di fare politica, soprattutto individuando soggetti di coraggio e competenza, questa è la parola d’ordine tacitamente assimilata in noi.. questo fa parte: del progetto politico. Se i tempi non sono maturi ci sarà un motivo? Forse è meglio dire motivi? Le forzature in questo mondo globalizzato e complesso sono da bandire. D’altronde chi si unisce senza un motivo è risaputo che senza motivo si separa. Personalmente mi spiace un po (non nascondo l’ammirazione che ho sempre avuto per alcuni che mi permetto di criticare) stupisce che, intellettuali abbiano difficoltà nel percepire segnali abbastanza chiari sia nel fare che nell’agire!!! Si ascolti la plebe, si prenda spunto, si elaborino suggerimenti cantierabili per il fine. Già da ora graditi. Solo così ci sarà il cambio di rotta,produrre politiche pro Domo Mea.
Gran belle notizie, tra le quali, senza nulla togliere ai nostri nuovi rappresentanti, ai quali facciamo i migliori auguri, è certamente incoraggiante l’iniziativa sull’idroelettrico – mi verrebbe da dire esaltante, mi contengo! – sul versante energia solare, come detto altre volte, oltre a riappropriarci di quanto è già nostro – a pensarci bene ci sarebbe da #^ò+..rsi – si potrebbe sostenere un iniziativa di investimenti da parte dei comuni,parametrizzandola ai consumi, sia quelli per le strutture, che in particolar modo per i consumi che vanno poi a gravare sulla TASI o futura IUC, sterilizzandone gli effetti in tutto o almeno per parte significativa. Sarebbe a mio avviso, un modo razionale ed intelligente di usare le finanze pubbliche, disponibilità e patto di stabilità permettendo.
Buon lavoro Ass.