di Paolo Maninchedda
Ieri è stato pubblicato sul sito della Regione questo avviso. Non si tratta né di un’iniziativa estemporanea, né di un percorso marginale rispetto a quelli in atto sulle infrastrutture principali. Io ero e sono convinto che piantare alberi, rimettere a posto i sentieri, rendere percorribile e fruibile in modo ecocompatibile la Sardegna, produca lavoro e ricchezza.
Adesso è possibile creare questa grande infrastruttura della qualità della vita: una rete dei sentieri della Sardegna agibile, dotata di servizi, monitorata e su cui è possibile fare programmazione. Se la Sardegna diventasse la più grande regione del Mediterraneo interamente percorribile a piedi o in bicicletta e, almeno in buona parte, a cavallo, credo che tutti possano comprendere quale forza di richiamo per un turismo sano, economico e non volgare essa riuscirebbe ad avere.
Ovviamente, i maggiori esperti della potenzialità di questa potenziale (e già largamente reale) rete ecologica di comunicazione sono i ciclisti.
Per questo si è pensato, preliminarmente, di chiamare le associazioni a creare un tavolo tecnico di confronto.
Speriamo bene.
Comments on “Una Sardegna interamente percorribile in bicicletta o a piedi”
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Una grande ed estesa rete di sentieri/piste ciclabili esiste già è la rete ferroviaria del trenino verde dotata di case cantoniere ogni pochi chilometri, alcune in punti panoramici e dall’altissimo valore turistico e paesaggistico, pronte x essere riadattate e affidate in gestione ad associazioni o cooperative volenterose. La rete delle ex-complementari attraversa zone meravigliose, al lato dei binari con pochi accorgimenti strutturali si può “allargare” il sentiero che esiste già ed è già percorribile (ho personalmente già percorso a piedi da Mandas ad Arbatax) sul percorso si incontrano paesi che non aspettano altro che un movimento turistico, B&B, ristoranti, alberghi, agriturismi, sorgenti, punti di ristoro, boschi, laghi, fiumi e montagne, sentieri x il trekking e falesie da scalare, e come già detto innumerevoli case cantoniere abbandonate.
NON c’è niente da inventare è già tutto lì Basta soltanto la volontà politica di realizzarlo con l’obiettivo di creare Sviluppo e non sistemare gli amichetti!
Inutile sottolineare la ricaduta in termini occupazionali, tutela del paesaggio, presidio del territorio, sviluppo agro-alimentare-turistico, etc etc .
Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti.
Saludi Pàulu,
ancoras no eus tentu ocasioni de si chistionai a faci e pari, ma ti torru gràtzias po custu traballu chi bolis fai. Po cumentzai a ponni cosa a coi domandu:
Custa mesa tènnica noa cumenti si ponit faci a is atras mesas chi giai s’agatant? Est a nai, in Sardegna Promozione sa “Cabina di regia per lo sviluppo del cicloturismo” e in su Centro Regionale di Programmazione su de “Bici mi piaci”.
In prus, consillu a chini ancoras no dd’at lìgiu, cust’artìculu miu scritu innantis de is eletzionis: http://tramasdeamistade.org/htdocs/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=363:poi-vengono-a-dire-a-noi-di-fare-rete-arratza-de-facilai-is-provintzias&catid=69:amos-cardia&Itemid=9
A si biri.
Amos Cardia
Siamo Fiab Cagliari Città Ciclabile onlus, aderenti alla FIAB nazionale presenti in oltre 140 città italiane e alla ECF a livello internazionale, pronti da subito alla massima collaborazione, questo è quanto stiamo richiedendo da anni.
Non si parte da zero, bisogna mettere a sistema tutto l’esistente, strade provinciali, secondarie e rurali, Ente Foreste, Arst, Parco Geominerario, Enas, per rete ciclabile non si devono intendere solo le piste ciclabili, ma anche le strade che non hanno grandi flussi di traffico. Bisogna individuare le dorsali di collegamento dei porti ed aeroporti della Sardegna, come previsto nel progetto Bicitalia ed Eurovelo che stiamo realizzando in collaborazione del Ministero dell’Ambiente, dalle stesse dorsali un sistema a rete che raggiunge tutti i comuni dell’intera Sardegna. Il tutto è realizzabile con costi relativi, una unica regia regionale che convochi e coordini tutti gli enti, gli operatori cicloturistici e le associazioni del settore e un po di buona volontà da parte di tutti.
Virgilio Scanu
Fiab Cagliari Città Ciclabile Onlus
Ottimo Assessore complimenti, anche Macomer è uno di quei posti dove si può produrre ricchezza in base a questa sua iniziativa, in quanto possiede dei percorsi e dei sentieri meravigliosi, circondati dalla natura, in mezzo ai dei siti archeologici notevole interesse.
Speriamo bene per tutti!
L’iniziativa strategica nasconde una crescita intellettuale di enorme livello: finalmente la Sardegna esce dalla concezione italica di mero luogo balneare per approdare nel turismo delle zone interne. Fra le tante cose sarà indispensabile affrontare congiuntamente i problemi della recettività delle foreste demaniali, dove le gare per l’affidamento a cooperative dei locali uso foresteria vanno deserte a causa di troppi intoppi burocratici.
Avanti così.
Scusassero… il reddito non lo fa un ente regionale, che ha bisogno di fondi dalle tasse sulle imprese… ma le imprese danno reddito, tasse, addizionali, tasi,iuc, tari, atteru e bia…
Craru, forse non ci siamo capiti. Io devo creare l’infrastruttura non l’impresa. Nessuna obiezione sulla lentezza burocratica dell’amministrazione regionale, ma questo settore è già vitale e vive senza contributi. Ha solo bisogno che le istituzioni facciano la loro parte nella manutenzione e nell’efficientamento delle piccole infrastrutture ambientali.
Salcan, il problema è che o ci si dà una scadenza o non si riesce a convocare una riunione in una data certa. tutto qui. Non ci sono soldi di cui parlare, per il momento, ma si tratta solo di creare il tavolo in cui discutere.
Iniziativa di respiro grandissimo, capace di coinvolgere migliaia di persone con motivazioni più che nobili,
oltrechè di rendere merito a vari e qualificati enti presenti sulla scena regionale, migliorandone il giudizio comune, pensiamo ad esempio quanto questa iniziativa potrà rendere tangibile il valore “ambiente” – valorizzando il lavoro di chi da esso trae reddito come ad es. gli operai dell’ente foreste – sempre di difficile comprensione e quantificazione.
I suggerimenti e le proposte non mancheranno di certo, – come ad esempio i percorsi a tema di breve durata adatti a WE o brevi periodi di vacanza – anzi già prevedo un movimento interessato e qualificato, molto significativo. Ci sarà da lavorare ehee si!
Ottimo.
Stiamo cercando di fare qualcosa del genere.
Il Cedrino dispone di una strade sterrata che corre sopra gli argini per 12 km, su entrambi i lati.
Abbiamo invitato gli alberghi della costa a promuovere il percorso, e dopo una partenza stentata, ora pare essere molto apprezzata.
Con la piantumazione (magari produttiva)sarebbe il massimo.
Anche la polizia aprezza il fatto di togliere tanti ciclisti dalla statale.
Bella esternazione!
Mi piacerebbe presenziare per aiutare, se sarà possibile, essendo esperto paesaggista e conoscitore della macchia mediterranea a basso costo di manutenzione.
Basta che poi per fare impresa non occorrano 10 anni causa la burocrazia
Dimenticavo, questo è lo stesso sistema che si usa per i bandi dei fondi comunitari, e questo metodo discutibile è a mi avviso uno dei motivi per cui non si riesce a spenderli
Come al solito, apriamo il negozio ed aspettiamo che la gente entri, anzi gli diamo addirittura una scadenza.
Ma non è interesse de proponente che la partecipazione sia massima ?